A New York circa 72 mila persone saranno risarcite per 300 milioni di dollari complessivi a causa dei ritardi nel rilascio da Rikers Island, avvenuti nonostante il pagamento della cauzione.
Ogni ex detenuto rimesso in libertà con più di tre ore di ritardo riceverà 3.500 dollari. La transazione deve ancora essere approvata dal giudice John G. Koeltl, che presiede il caso, promosso da un gruppo di avvocati tra cui Debbie Greenberger.
“Questo accordo fornisce un sollievo significativo alle oltre 70.000 persone rinchiuse a Rikers o in altre carceri”, ha detto Greenberger, spiegando che una volta che il giudice federale lo avrà approvato, i termini dell’accordo saranno diffusi ai media e ai social.
Today I visited staff and detainees at Rikers Island. Here are a few of my thoughts. pic.twitter.com/Uy3i9RkNJe
— Mayor Eric Adams (@NYCMayor) November 25, 2022
L’accordo evidenzia i ritardi e gli errori che sono ormai endemici nelle carceri della città, che per anni sono state afflitte da disfunzioni, violenza e assenteismo diffuso.
Patrick Rocchio, portavoce del Department of Correction, ha garantito il fatto che l’agenzia migliorerà le sue operazioni e la sua efficienza. “Il dipartimento ha operato per decenni con sistemi e processi antiquati per gestire le nostre carceri – ha dichiarato – Siamo nel 21° secolo e la risoluzione di questa causa pone fine a quell’epoca”.
Secondo quanto trapelato, la città pagherà 2,1 milioni di dollari per finanziare la campagna per diffondere la notizia dell’accordo, compresa la pubblicità, l’invio di avvisi direttamente agli ex detenuti e l’elaborazione delle richieste di risarcimento.