È l’organizzazione umanitaria italiana in prima linea nelle gravi emergenze per portare assistenza e aiuto immediato alle vittime di guerre, violenze, disastri naturali ed esclusione estrema, con particolare attenzione alla protezione delle persone più vulnerabili.
INTERSOS, arrivata a New York con il Direttore Generale Konstantinos Moschochoritis e il Direttore della Comunicazione Giovanni Visone, ha festeggiato al Consolato Italiano i suoi 30 anni di attività.
È infatti dal 1992 che gli operatori portano soccorso alle popolazioni colpite da crisi umanitarie, fornendo cure mediche, distribuendo beni di prima necessità e ripari d’emergenza.
È grazie a loro che chi è in difficoltà riesce a soddisfare bisogni primari come il diritto al cibo, all’acqua, alla salute, alla protezione e all’istruzione. Circondato da una raccolta fotografica di scatti realizzati da Christian Tasso, il Console Fabrizio Di Michele ha introdotto la serata ricordando l’importanza che l’organizzazione svolge nei 23 Paesi in cui è presente: Afghanistan, Burkina Faso, Camerun, Ciad, Colombia, Giordania, Grecia, Iran, Iraq, Italia, Libano, Libia, Moldavia, Niger, Nigeria, Polonia, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Siria, Sud Sudan, Ucraina, Venezuela e Yemen.

In Ucraina, ad esempio, un primo team di emergenza di INTERSOS è arrivato a Leopoli per aiutare le persone sfollate dall’est del paese nei primi centri d’accoglienza e oggi sono operativi a Leopoli, Vynnitsia, Odessa e Poltava, da dove partono équipe mobili di esperti di protezione e tutela delle persone vulnerabili che raggiungono zone difficilmente accessibili.
Con l’arrivo del freddo, sono impegnati nella distribuzione di materiali specifici per far fronte all’inverno: cappelli, guanti, stivali da neve, giacche, maglioni e pantaloni caldi, ma anche materassi e coperte, stufe elettriche e a legna.
Nell’oblast di Vinnitsya saranno 480 le famiglie e 12 i rifugi collettivi di transito a ricevere questo tipo di supporto. Mentre, nell’oblast di Poltavska, INTERSOS supporterà 200 famiglie (circa 800 persone) attraverso l’assistenza economica per reperire questi beni per l’inverno.