Quanto vale più di mezzo secolo di ingiusta detenzione? Secondo la città e lo Stato di New York la cifra esatta è 36 milioni di dollari – che equivale alla somma che verrà corrisposta a titolo di risarcimento nei confronti di Muhammad Aziz e Khalil Islam.
Nel 1965 i due uomini erano stati arrestati e condannati in tempi record in quanto presunti assassini di Malcom X, il popolarissimo attivista afroamericano fautore dell’emancipazione dei neri (da compiersi “con ogni mezzo necessario”) e portavoce dell’organizzazione etno-religiosa “Nation of Islam”.
In seguito al clamoroso omicidio del leader afroamericano, avvenuto il 21 febbraio 1965 all’Audubon Ballroom di New York, la polizia prese in custodia sia Aziz che Islam (allora rispettivamente noti come Norman Butler e Thomas Johnson), insieme a un terzo uomo, Talmadge Hayer, che in seguito cambiò nome in Mujahid Halim.
Nonostante Halim avesse poi confessato di essere il vero responsabile dell’assassinio e che Aziz e Islam non fossero coinvolti, una giuria federale decise di condannare tutti e tre sulla base delle deposizioni di diversi testimoni.

Aziz, un ex Marine, e Islam, autista personale di Malcom X, hanno perciò trascorso rispettivamente 20 e 22 anni in carcere, prima di essere rilasciati in libertà vigilata nel 1985 e nel 1987. Nel novembre 2021, infine, l’epilogo di una lunghissima agonia: un giudice federale ha infatti dichiarato la loro piena innocenza dopo che un’indagine durata 22 mesi ha rivelato nuove e decisive prove della loro non colpevolezza, evidenziando la coercizione dei testimoni e la soppressione di prove favorevoli.
E così domenica scorsa, meno di un anno dopo dalla sentenza di assoluzione, la città di New York ha accettato di pagare 26 milioni di dollari per accontentare le richieste di risarcimento presentate da Aziz (84 anni) e dagli eredi di Islam (morto nel 2009), ingiustamente privati della loro libertà personale per quasi 60 anni. Altri 10 milioni di dollari saranno poi versati dallo Stato di New York, come confermato dall’avvocato David Shanies, che rappresenta i due ex imputati.
“Muhammad Aziz, Khalil Islam e le loro famiglie hanno sofferto a causa di queste ingiuste condanne per più di 50 anni”, ha dichiarato Shanies in una e-mail. “La città ha riconosciuto le gravi ingiustizie commesse in questo caso e mi congratulo per la sincerità e la rapidità con cui l’Ufficio del Controllore e il Consiglio della Corporazione si sono mossi per risolvere le cause”.
Secondo Shanies, gli accordi saranno firmati nelle prossime settimane e la cifra verrà divisa equamente appena il tribunale di New York che supervisiona i casi di successione approverà l’accordo per il patrimonio di Islam.