È una vera e propria emergenza sociale quella in corso nelle scuole pubbliche di New York, dove, nonostante una riduzione delle iscrizioni complessive, lo scorso anno è stata registrata un’impennata del numero di bambini-studenti senza fissa dimora.
Secondo le statistiche analizzate mercoledì dall’organizzazione no-profit Advocates for Children, nell’anno scolastico 2021-22 gli studenti senza un alloggio sicuro erano stimati a 104.000, con un aumento del 3,3% rispetto all’anno scolastico precedente.
Nello specifico, circa 5.500 studenti sono stati classificati come “senza tetto” in senso stretto, poiché ‘residenti’ in automobili, parchi, edifici abbandonati e altri luoghi non suscettibili di essere considerate vere e proprie abitazioni. Al contempo, altri 29.000 hanno trascorso almeno un periodo di tempo nei rifugi per senzatetto durante il medesimo anno; altri ancora, infine, non sono senzatetto in senso proprio ma sono stati ospitati da parenti e conoscenti.
La zona più problematica in tal senso è risultata il Bronx sud-occidentale, dove più di un ragazzino su cinque ha trascorso almeno una parte dell’anno scolastico in alloggi temporanei. Gli stessi quartieri, peraltro, risultano anche tra i più interessati dall’arrivo di migranti provenienti dal confine meridionale.
Ma i problemi non sono confinati al solo Bronx: spinose sono anche le situazioni nell’Upper Manhattan e in alcune zone di Brooklyn, come Brownsville e Bushwick. Nemmeno il Queens ne esce indenne: anzi, proprio il borough è l’area in cui gli studenti senzatetto stanno crescendo al ritmo più rapido di tutta la Grande Mela, con un aumento annuale del 12,3% (specialmente a Corona, Elmhurst, Maspeth e Ridgewood).
A intimorire le autorità di City Hall è infine anche il numero di defezioni annuali dagli istituti d’istruzione: negli ultimi 5 anni almeno 120.000 studenti hanno infatti lasciato la scuola pubblica.