Non ci sono solo persone ma anche intere istituzioni culturali tra le vittime del Covid-19 a New York. È il caso del 9/11 Tribute Museum, un memoriale sugli attentati dell’11 settembre situato tra Greenwhich Street e Rector Street a Lower Manhattan.
Mercoledì è stata infatti l’ultima giornata di attività per il piccolo museo, che ha chiuso definitivamente i battenti per gli effetti delle restrizioni anti-pandemia sul flusso di visitatori.
“Siamo indebitati per milioni di dollari con il nostro contratto di locazione, e cercare di recuperare questo debito oltre ai nostri costi operativi annuali è quasi impossibile senza l’aiuto di visitatori o di qualche intervento da parte del Governo”, ha dichiarato la co-fondatrice e CEO Jennifer Adams-Webb.
L’allarme era stato lanciato già lo scorso marzo, quando il management del memoriale aveva avvertito che, a meno di clamorose sorprese, il trend calante avrebbe reso indifferibile la chiusura. L’emorragia di visitatori era diventata troppo vistosa per cercare di recuperare: nel giro di dieci anni si è passati infatti da oltre 500.000 biglietti staccati nel 2011 ad appena 26.000 nel 2021 (complice la pandemia).
Creato dall’Associazione delle famiglie dell’11 settembre, il 9/11 Tribute Museum (che è indipendente dal Memoriale a Ground Zero) era stato aperto nel 2006 come mezzo di auto-sostentamento dei parenti e dei vedovi delle vittime coinvolte nell’attentato. Ora gran parte delle sue collezioni verrà trasferita ad Albany, nel New York State Museum – mentre gli interessati potranno continuare a consultare online il sito Web dell’istituzione per informazioni e donazioni.