C’è stato un compagno di giochi piuttosto speciale questa settimana per i piccoli newyorkesi andati a divertirsi a Central Park. Si parla nientedimeno che del presidente russo Vladimir Putin, raffigurato in una scultura rossa seduta su un carro armato che ha incuriosito tanto i bambini quanto i loro genitori e baby-sitter (oltre ai turisti).
L’opera, realizzata dallo street artist francese James Colomina, è rimasta esposta per qualche ora all’interno dell’Heckscher Playground, il più grande parco giochi infantile del gigantesco polmone verde di Manhattan.
Alcune immagini Reuters mostrano i ragazzini intenti a giocare con l’opera d’arte, versandole addosso della sabbia e – in maniera involontariamente simbolica – puntando contro di essa le loro pistole cariche d’acqua.
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Lo scultore nativo di Tolosa è noto nell’ambiente artistico per le sue opere “itineranti”, avendo collocato le sue statue – tutte rigorosamente dipinte di rosso – in luoghi non convenzionali e, soprattutto, senza alcun preavviso. Altre due opere identiche, raffiguranti sempre il leader di Mosca, avevano già popolato i parchi europei: a giugno, una era stata esposta al Jardin du Luxembourg di Parigi, mentre un mese dopo ne era apparsa un’altra al Parc de Joan Miró di Barcellona.
“Questa scultura vuole denunciare l’assurdità della guerra ed evidenziare il coraggio dei bambini di fronte a situazioni violente e catastrofiche scatenate da altri”, aveva scritto Colomina su Instagram in occasione dell’inaugurazione parigina.
Nonostante la grande curiosità (e le polemiche) suscitate dall’installazione, la statua è stata già rimossa da Central Park. Al nostro arrivo all’Heckscher Playground, ubicato nella porzione meridionale del parco e perciò facilmente raggiungibile dall’ingresso tra la 59esima strada e la Settima Avenue, dell’opera non rimaneva nient’altro che qualche leggera impronta del piccolo carro armato e dei piedi di Putin. Destinata, peraltro, ad essere cancellata nei minuti successivi dai piedi scalzi di qualche pargolo in cerca di svaghi estivi.
“Stamattina già non ce n’era più traccia”, ci risponde uno degli operatori della Central Park Conservancy, “non ho idea di dove sia, ma è stata rimossa”. Dove potrebbe ricomparire nei prossimi giorni non lo sa nessuno, a parte l’artista stesso, che però mantiene il più assoluto silenzio. Quasi certamente, però, non nell’Ucraina orientale, dove i carri armati di Putin non sono una riproduzione in miniatura, e il rosso non è purtroppo quello della vernice.