L’ex sindaco di New York Bill, Bill de Blasio, punta al Congresso. Vuole mettere la sua esperienza maturata dopo essere stato il primo cittadino della più grande città degli Stati Uniti al servizio della Nazione.
Con un messaggio su Twitter ha annunciato la sua candidatura spiegando che sta formando un comitato esplorativo per il seggio alla Camera dei Rappresentanti del 10° Distretto, quello che è attualmente detenuto da Jerry Nadler, il quale nei giorni scorsi aveva annunciato di volersi candidare al 12mo Distretto. “I nostri quartieri hanno bisogno di aiuto mentre ci riprendiamo dal Covid, così come la nostra nazione perché la democrazia è minacciata e i lavoratori lottano – ha scritto. – Sono pronto a servire per continuare la lotta alle disuguaglianze. Oggi sto formando un comitato esplorativo per il nuovo #NY10”.
Gli ultimi anni in carica di de Blasio sono stati turbolenti. La criminalità, la violenza delle forze dell’ordine e la risposta della sua amministrazione alla pandemia COVID-19, gli sono costati il rapporto con l’elettorato. “Non sono riuscito a dare ai newyorkesi un’idea chiara di dove li stavo portando – ha ammesso in un editoriale pubblicato sull’Atlantic all’inizio di questo mese. – Ho perso la fiducia della gente perché ho scambiato la politica per la popolarità. Ho lasciato che l’attenzione sulle iniziative individuali, non importa quanto nobili fossero, mi distraessero dall’offrire una visione globale per il futuro… Ho fatto la mia giusta dose di errori”. Secondo un sondaggio del Siena College, infatti, quando de Blasio ha lasciato l’incarico, era il politico più impopolare dello Stato di New York, superando sia l’ex presidente Donald Trump e che l’ex governatore Andrew Cuomo. Per questo, prima di candidarsi, De Blasio ha riflettuto a lungo. Inizialmente avrebbe voluto sfidare l’attuale governatore dello Stato di New York, Kathy Hochul, ma i primi sondaggi gli hanno sconsigliato di proseguire su questo cammino.
I newyorkesi voteranno alle primarie del Congresso e del Senato statale il 23 agosto, ma per le elezioni all’Assemblea statale e altre gare, tra ce quali quella per il governatore, le primarie rimarranno alla data originaria del 28 giugno.