Si pensava fosse ormai una storia vecchia, invece il Covid-19 torna a spaventare New York. Dopo la pubblicazione degli ultimi dati, le autorità hanno infatti innalzato il livello di allerta contagio da “medio” ad “alto”, nel bel mezzo della quinta ondata pandemica causata dalle varianti più contagiose del virus, tra le quali la cosiddetta “Omicron 2”.
La decisione è stata annunciata martedì mattina dal commissario alla Sanità di City Hall, Ashwin Vasan: “Adesso è il momento di proteggere noi stessi e gli altri facendo scelte che possano evitare che i nostri amici, vicini, parenti e colleghi si ammalino”, ha dichiarato Vasan in un comunicato.
“Abbiamo gli strumenti per attenuare l’impatto di questa ondata, tra cui la distribuzione di test, maschere e la promozione di cure. Per tornare a un livello di rischio basso è necessario che tutti facciano la loro parte e, se seguiamo le indicazioni, le nostre previsioni prevedono che il picco di questa ondata non durerà a lungo. Quello che facciamo ora può fare la differenza”.
La città sull’Hudson era entrata in uno stato di allerta “medio” lo scorso 2 maggio, quando registrava circa 2.400 nuovi casi giornalieri. Ora il numero è ben più elevato: 4.000, con un concomitante aumento dei ricoveri non solo nei cinque boroughs (in particolare a Manhattan) ma in tutta l’area metropolitana.
Il passaggio alla fascia di rischio “alta” è dovuto proprio al superamento della soglia-limite di 10 nuovi ricoveri ogni 100.000 abitanti, ritenuto un criterio decisivo per misurare la capacità ospedaliera.
Malgrado il cambio di fascia non preveda automaticamente l’introduzione dell’obbligo di mascherina al chiuso, che scatterebbe invece in caso di livello di allerta “estremamente alto”, le autorità di City Hall starebbero valutando di applicare la misura.