Tragico epilogo di un dramma della droga a Brooklyn: pochi giorni dopo esser stato accusato di omicidio colposo per la morte della figlioletta Ruby, Daniel Auster, il figlio del celebre scrittore Paul Auster, è morto per overdose.
Il doppio dramma si è consumato a Park Slope, il quartiere dove l’autore di “Trilogia di New York” è di casa e dove abitava anche Daniel. Il figlio dello scrittore, che aveva 44 anni e fin da quando era teenager combatteva con le tossicodipendenze, era tornato libero su cauzione dopo l’arresto il giorno di Pasqua per aver involontariamente provocato la morte della bambina: uccisa lo scorso novembre da un’overdose di fentanyl e eroina mentre lui dormiva accanto a lei sotto gli effetti delle droghe.
La polizia ha detto che anche stavolta l’overdose era stata accidentale: l’uomo aveva ancora stupefacenti in corpo e la quantità era simile a quella che prendeva usualmente. Dopo l’arresto, Daniel Auster aveva ammesso di essersi iniettato eroina quel giorno fatale e di essersi addormentato anziché badare a Ruby che la madre, Zuzan Smith, gli aveva lasciato per andare al lavoro.

L’uomo detto di aver trovato la bambina cianotica e priva di conoscenze al suo risveglio, e in ospedale i medici non erano riusciti a rianimarla: aveva dentro di sé tanta di quella droga da far perdere conoscenza a un adulto. Daniel lavorava da giardiniere e frequentava le riunioni di una Narcotics Anonymous per liberarsi dalla morsa della droga.
Da giovane – aveva 18 anni – restò indirettamente coinvolto in un famoso caso di omicidio che vide l’impresario di night Michael Alig e il complice Robert “Freeze” Riggs uccidere a martellate in testa lo spacciatore Andrew Melendez per poi gettare il cadavere nell’Hudson.
Auster era presente nella casa del delitto e Alig, morto per overdose la notte di Natale di due anni fa, gli diede 3.000 dollari per comprare il suo silenzio. Al processo Daniel fu condannato alla libertà vigilata. Paul Auster è uno dei più popolari scrittori americani contemporanei: Daniel era piccolissimo al tempo del divorzio dalla madre Lydia Davis e aveva solo tre anni al tempo del secondo matrimonio del padre con Siri Hustvedt, un’altra nota scrittrice con cui è tuttora sposato.
Nel corso degli anni sia Paul che Siri hanno scritto fiction che sembra ispirata in parte al dramma di Daniel: “What I Loved” della Hustvedt ha al centro la relazione tra un artista, il figlio tossicomane e la sua matrigna. Mentre in “Oracle Night” di Paul un personaggio è un drogato che terrorizza la nuova moglie del padre.
Auster aveva poi dato a Daniel la parte di un ladro di libri nel suo film “Smoke” del 1995 con William Hurt e Harvey Keitel.