Cinque milioni di vaccinazioni contro il coronavirus entro giugno. Un nuovo corpo di pulizia per la città composto da 10.000 persone. Vietare completamente l’uso delle energie non rinnovabili entro il 2030. Riapertura completa delle scuole a settembre. In un appariscente video di 28 minuti, giovedì il sindaco di New York City, Bill de Blasio, ha delineato questi obbiettivi e molto altro. Il discorso è quasi un grido di battaglia per la città di New York contro il suo devastante nemico, il coronavirus, ed è anche l’ultima possibilità che De Blasio ha per plasmare la sua eredità come sindaco.

“Insieme guideremo una ripresa per tutti noi” ha detto. Il discorso riflette gli otto anni che De Blasio ha passato in carica: obbiettivi progressisti, tante promesse radicali, ma spesso prive di dettagli e rilasciate al pubblico in modo caotico. Si potrebbe infatti dire che è stato il rilascio stesso del discorso, piuttosto che il suo contenuto, ad essere stata la più grande sorpresa, in quanto De Blasio ha annunciato la sua apparizione la mattina stessa.
Quando finalmente è stato pubblicato alle 19:05, de Blasio e pochi eletti avevano anticipato alcuni dettagli. Hizzoner, per esempio, ha annunciato una significativa riforma del NYPD dando alle comunità voce in capitolo nella selezione dei comandanti della polizia locale e il New York Times ha riferito di piani per aggiungere piste ciclabili ai ponti di Brooklyn e Queensboro. Molte proposte nel discorso di de Blasio – dagli sforzi per trasformare la città in un centro culturale per le scienze, a un piano di rendimento per gli studenti, post-COVID – non erano esattamente nuove, ma sono state riproposte in una nuova luce.

Fra i nuovi obbiettivi proposti spicca l’impegno di de Blasio di vaccinare 5 milioni di newyorkesi contro il coronavirus entro giugno. “Raggiungeremo alti livelli di immunità per creare una città più sicura, una città pronta per il suo ritorno” ha detto. Lo sforzo di vaccinazione aiuterà la città a riportare la scuola in presenza entro settembre, e il ricovero della città sarà anche alimentato da un programma ispirato al Civilian Conservation Corps del New Deal, che ha creato posti di lavoro nell’ambito pubblico. Inoltre, il sindaco ha annunciato un “City Cleanup Corps” che utilizzerà i soldi dello stimolo federale per assumere 10.000 newyorkesi.
“Toglieremo i graffiti, laveremo i marciapiedi a fondo, creeremo murales per la comunità, cureremo i giardini, abbelliremo gli spazi pubblici e lavoreremo con le organizzazioni della comunità per pulire i loro quartieri” ha detto De Blasio. Una sorta di blitz di pulizia generale, durante il 2021, per aiutare “la città a tornare forte”. De Blasio ha anche sottolineato che si concentrerà sul rinnovare gli sforzi per raggiungere una città socialmente equa, concentrandosi in particolare su una riforma per il corpo di polizia, la NYPD. Il “Piano David Dinkins“, concederà al Civilian Complaint Review Board – fondato dal sindaco Dinkins – nuovi poteri di revisione.

Infine, è importante ricordare che c’è un’altra crisi che incombe sulla città, oltre alla pandemia di coronavirus. New York City deve affrontare il problema del cambiamento climatico. Il sindaco ha detto che la città “decarbonizzerà” completamente i suoi fondi, investirà 50 miliardi di dollari in energie rinnovabili entro il 2035, e vieterà l’utilizzo di fossil fuels nelle nuove costruzioni entro il 2030. Inoltre, la città quest’anno si collegherà alle fonti idroelettriche canadesi, e investirà in nuove linee di trasmissione. “Con questa nuova risorsa il governo di New York City funzionerà al 100% solo con energia rinnovabile entro i prossimi quattro anni”.
Insomma, il futuro di New York City è sicuramente incerto, ma le buone speranze sono tante. De Blasio resterà in carica fino all’insediamento del nuovo sindaco, ma la pandemia sarà ancora parte delle nostre vite, e a dover prendere le vere redini della città sarà il futuro Mayor. A prescindere da chi vincerà le elezioni, tentare di riportare NYC al suo vecchio splendore sarà sicuramente un lavoro difficile.