Due settimane dopo che gli insurrezionisti armati hanno hanno preso d’assalto il Campidoglio degli Stati Uniti, emerge un quadro delle ideologie estremiste che hanno motivato gli aggressori, tra cui figurano quasi due dozzine provenienti dal New York e dal New Jersey. Sebbene l’east coast sia di solito percepita come un’area blu, quindi democratica, queste accuse dimostrano che l’estrema destra sia più che presente anche in queste zone.
Sono dei “MAGA” in miniatura, una coalizione di aderenti a una varietà di ideologie estremiste, spesso radicalizzate online e sempre allineate a sostegno dell’ex presidente Donald Trump. Non si adattano a nessuna caricatura stereotipata dell’estrema destra: gli arrestati includevano dipendenti della città e uno studente d’arte. Persone con redditi disparati, provenienti da religioni e quartieri diversi. Ma mentre i documenti in possesso dell’FBI riescono a delineare un quadro uniforme delle opinioni e delle ideologie di questi manifestanti, non è altrettanto semplice capire da qualche “gruppo” specifico essi provengano, o con quale si identifichino.
Per esempio, gli aderenti alla cospirazione QAnon si mescolano con i nazionalisti bianchi antisemiti su piattaforme di social media di estrema destra, consentendo un’impollinazione incrociata di idee estremiste. In generale, gli imputati devono affrontare accuse che vanno dalla condotta disordinata all’aggressione di agenti di polizia, e potrebbero finire in prigione per oltre un decennio. Ma anche se molti fra coloro che sono sotto inchiesta hanno documentato i loro crimini con foto e video, tutti sono ancora innocenti fino a prova contraria e la condanna non è una garanzia.

Gothamist ha notato come sia possibile collocare i manifestanti provenienti da NY in alcune principali categorie: white supremacists (i cosidetti neonazisti), misogini, “negazionisti” del COVID-19 e membri di organizzazioni militari. In generale, come mostrano le foto e video, la folla che ha preso d’assalto il Campidoglio era prevalentemente bianca e fra loro figuravano dei noti white supremacists, come Timothy Louis Hale-Cusanelli, un riservista dell’esercito di Colts Neck, che secondo l’FBI è un “dichiarato ‘suprematista bianco’ e simpatizzante nazista” noto per i messaggi razzisti su YouTube. È anche un appaltatore presso la Naval Weapons Station Earle a Colts Neck dove, sempre stando ai servizi di sicurezza, ha accesso a molte munizioni. Una fonte confidenziale dell’FBI, come riporta Gothamist, ha registrato una conversazione di Hale-Cusanelli, in cui afferma di aver effettivamente ordinato ai manifestanti di “avanzare” all’interno del Campidoglio, come se stesse guidando un attacco militare. Inoltre, un’analisi di NPR ha rilevato che quasi 1 persona su 5 accusata di aver preso parte alle rivolte sembra avere un passato militare.
L’era di Trump ha anche favorito la nascita di una nuova generazione di misogini anti-femministi, che si incontrano attraverso podcast e sui media tradizionali conservatori. Due fra gli arrestati si autodefiniscono “artisti del rimorchio”. Samuel Fisher, dell’Upper East Side, gestiva una pagina YouTube che, a suo parere, era dedicata ad “aiutare gli uomini a ottenere ragazze di alto valore”. Apparentemente era anche un recente convertito QAnon e si era dilettato con varie cospirazioni antisemite online.
Anche Patrick Stedman rientra in questa categoria. Patrick vive con la moglie e il figlio nella casa dei suoi genitori a Haddonfield, NJ. Come lavoro fa lo “stratega di appuntamenti e relazioni” e, sul suo profilo Twitter, si definisce un esperto di sesso e psicologia femminile. Ha attirato l’attenzione delle autorità twittando di aver sfondato le porte del Campidoglio ed essere entrato nell’ufficio del presidente Nancy Pelosi. Ex compagni di classe delle superiori e dell’università hanno denunciato Stedman all’FBI.

Diverse persone note per essere scese in strada ad opporsi alle restrizioni COVID a New York e nel New Jersey sono state arrestate per aver preso parte alle violenze al Campidoglio. Nicolas Moncada, uno studente del Fashion Institute of Technology, si era filmato durante una protesta anti-lockdown al Mac’s Public House, il bar di Staten Island che ha sfidato gli ordini di chiusura del Governatore Cuomo. Proveniente dall’altra parte del fiume, invece, è Scott Fairlamb, un ex combattente di MMA noto come “Wildman”, che aveva riaperto la sua palestra a Pompton Lakes, NJ, sfidando gli ordini del governatore Phil Murphy di restare a casa. È accusato di aver preso a pugni in testa un agente di polizia al Campidoglio.
Infine, figurano i membri di varie milizie antigovernative, spesso composte da ex militari e talvolta associate a idee della supremazia bianca, gruppi che sono proliferati negli ultimi anni. Leonard Guthrie Jr. della contea di Cape May, NJ, è un membro della Light Foot Militia, che secondo una descrizione online fornisce l’addestramento nelle armi da fuoco e nel combattimento corpo a corpo. Guthrie ha parlato al Washington Post dopo essere stato arrestato: “Siamo stati messi a tacere per così tanto tempo – ha detto – Per anni, poiché ho votato per Trump, sono stato definito un razzista, un nazista, un bigotto e tutto il resto, e non è giusto”.
Insomma, nonostante le città del Nord-East degli USA siano prevalentemente liberal e democratiche, sicuramente non mancano i membri di queste organizzazioni di destra, come le recenti proteste hanno dimostrato. Sicuramente la carica di Trump li ha “tirati fuori” dalle ombre, rendendoli più spavaldi, poichè si sentivano vendicati dall’ex presidente. Ma ora bisogna capire come questi sentimenti cambieranno, se cambieranno: che succede adesso che il presidente eletto vuole avanzare polizze liberal? Questi Trumpisti torneranno nelle ombre, ed aspetteranno di riottenere un momento propizio per farsi sentire, oppure continueranno a cercare di creare disordini tramite la violenza?