Mercoledì 9 dicembre, gli Stati Uniti hanno segnato un nuovo record di morti per Covid-19, superando le 3.000 vittime in 24 ore. Precisamente, in tutto il paese, il totale dei nuovi decessi ammonta almeno 3.011.
Numeri che non si vedevano dallo scorso 15 aprile. Già la scorsa settimana era stato registrato un nuovo picco e mentre si preannunciava il Natale più nero nella storia della sanità USA, la CDC ha avvertito che 450.000 americani potrebbero morire prima di febbraio.
E così, gli Stati Uniti si avvicinano a 300.000 morti totali dall’inizio della pandemia. A questo punto, solo il vaccino potrebbe rallentare la curva epidemiologica. Secondo il rapporto della Food and Drug Administration anticipato dal New York Times, il vaccino anti-Covid realizzato dalla Pfizer in collaborazione con la BioNTech dimostra una forte risposta immunitaria nei primi 10 giorni dalla somministrazione della prima dose. Dunque, dopo il Regno Unito che ha iniziato a vaccinare i propri cittadini questa settimana, anche gli Stati Uniti sembrano prossimi ad intravedere la luce in fondo al tunnel.

E infatti, il governatore dello stato di New York, Andrew Cuomo, senza sprecare tempo, ha delineato il piano di distribuzione del vaccino. Se approvato, potrebbe arrivare già questo fine settimana. I residenti delle case di cura e il personale saranno i primi a ricevere le dosi, seguiti dagli operatori sanitari ad alto rischio. Successivamente si proseguirà con il resto del personale medico, gli essential workers ed infine il resto della popolazione, a cominciare da coloro ad alto rischio.
170.000 dosi sono previste a partire da questo fine settimana e la disponibilità continuerà nelle settimane a seguire.
Cuomo ha fatto sapere che le assegnazioni del vaccino Pfizer-BioNtech sono stimate per regione e lo stato di New York ha già reso operativi 90 centri regionali di distribuzione dotati di apposite celle frigorifere.