Pasqua e Pasquetta all’insegna degli sbarchi in Sicilia. Nuovi arrivi di migranti ad Augusta, in provincia di Siracusa, a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento e anche a Lampedusa. E a Pozzallo, in provincia di Ragusa. L’Unione europea non c’è. In compenso c’è l’Italia. E ci sono soprattutto. Le Regioni del Sud del Paese, Sicilia e Calabria in testa.
Le operazioni di soccorso vedono impegnati i militari della Guardia costiera e della Marina. Si calcola che i migranti partiti dalle coste della Libia in queste ore siano oltre mille e 500. Si sono avventurati su imbarcazioni fatiscenti. E da queste stesse imbarcazioni, a quanto pare, sarebbero partite le richieste di aiuto.
In soccorso è giunta la nave ‘Dattilo’ della Guardia costiera, già impegnata nel soccorso di altri migranti. La stessa Dattilo si è recata nelle acque libiche e ha prestato soccorso a un altro gruppo di migranti – sembra 260 – dirigendosi verso Augusta. A bordo dovrebbe avere oltre 700 persone. Un’altra nave della Guardia costiera, la Fiorillo, ha prestato soccorso a oltre 350 migranti e si è diretta verso Lampedusa. Quindi è entrata in scena anche la nave Bettica, della Marina militare italiana che prestato soccorso a circa 450 migranti, dirigendosi verso Porto Empedocle.
Sbarchi di migranti si registrano anche anche a Pozzallo, nel Ragusano. Qui sono già arrivati 318 extracomunitari. A bordo della nave militare islandese Landhelgisgaeslan erano presenti 13 donne e 14 minori. Cinque donne sono in stato di gravidanza sono state trasferite in ospedale. A quanto pare sono stati accertati alcuni casi di scabbia.
Sugli sbarchi a Porto Empedocle è intervenuto il sindaco della città, Lillo Firetto, che è anche deputato del Parlamento siciliano. “Lo Stato è distratto – ha affermato Firetto – mancano i presidi minimali per l’emergenza immigrati”.
Nelle ultime 36 ore, stando a dati che, in ogni caso, sono parziali, sarebbero stati più di 4 mila gli immigrati soccorsi nel Canale di Sicilia. Si tratta di persone – uomini, donne e anche minori – provenienti da Paesi dell’Africa sub sahariana, da Libia e Siria.
Intanto nel Ragusano la magistratura sta effettuando accertamenti su due tunisini. Il dubbio è che i due siano coinvolti nel trasporto di persone. I reati ipotizzati dagli inquirenti sono associazione per delinquere e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Foto tratta da avvenire.it