Non è andata come sperato per il tecnico spagnolo del Paris Saint Germain Luis Enrique. Impressionante la sconfitta per 4 a 0 arrecata dalla sua squadra al Real Madrid dell’ex parigino Kylian Mbappé, così come quella ai danni dell’Inter per 5 a 0 in finale di Champions League. Folate iniziali che avevano spesso annichilito rivali dal grosso calibro. Questa volta qualcosa non ha funzionato e il Chelsea, guidato dal tecnico italiano Enzo Maresca, rifila una sonora sconfitta per 3 a 0 alla squadra parigina.
La partita giocata dal club di Maresca è asfissiante per intensità, fin da subito i londinesi rimangono alti in pressione, chiudono gli spazi e le fasce, realizzando tre gol nel primo tempo. Ad andare in rete è due volte Cole Plamer (al 22’ e al 30’), una la marcatura di Joao Pedro (al 43’), nuovo rinforzo dei blues arrivato per 70 milioni di euro questa estate. Il primo, giocatore inglese ormai consacrato sullo scenario mondiale, non sbaglia nelle grandi serate riuscendo a segnare due reti che sembrano più colpi da biliardo che tiri in porta; il brasiliano João Pedro segna invece con un tocco sotto su assist sempre di Palmer, andato vicino ad un altro gol a dir poco spettacolare.
Merita attenzioni anche la parte “extracampo” della sfida, dove succedono le cose più clamorose di un match per lungo tempo senza storia. In primis, la spettacolarizzazione dell’evento in sé, con un prepartita che ricordava quello del Superbowl, e un montepremi da capogiro di un miliardo di dollari da destinare ai 32 club partecipanti; 110 milioni è stato quanto ricevuto dal Chelsea.
La sfida, giocata con il 60% di umidità nell’afa del MetLife Stadium in New Jersey, si conclude poi con una manata sul collo ricevuta dall’autore del gol João Pedro. Autore del gesto l’allenatore rivale del Psg Luis Enrique, che forse contraddice in parte i suoi notori comportamenti sportivi al termine delle sfide. Celebri i ringraziamenti ai perdenti dell’Inter in finale di Champions League, così come i complimenti all’Italia dopo la sconfitta subita in qualità di allora Ct della Spagna agli Europei 2021.
Ma la scena più incredibile è, ancora una volta, quella che riguarda Donald Trump. Il presidente americano, dopo aver assistito alla partita, premia i calciatori e lo staff delle due squadre, poi trasporta il trofeo sul palco della premiazione reggendolo insieme al presidente della Fifa Gianni Infantino. Con fare serio e forse impacciato Trump esegue la consegna al capitano del Chelsea Reece James, poi gli viene fatto ampio gesto di defilarsi da Infantino. Ma Trump, forse confuso o forse cosciente, a quel punto non ha più intenzione di spostarsi: rimane entusiasta fra la folla di giocatori ad applaudire. Quasi come fosse anche lui campione del mondiale per club, una passerella che non poteva farsi sfuggire.