Una città paralizzata dalla gioia. Alle 15 in punto, sotto un sole feroce e il riflesso del Golfo, è cominciata la lunga sfilata tricolore del Napoli, incoronato campione d’Italia per la quarta volta nella sua storia. Due autobus scoperti hanno preso il via dal Molo Luise con a bordo squadra, staff tecnico, dirigenti e ospiti, sbarcati poco prima dall’aliscafo Orion. In testa Antonio Conte, acclamato da una marea azzurra come un condottiero spartano.
Il percorso, circa tre chilometri tra piazza Vittoria e piazza Sannazaro, è stato blindato da un dispositivo di sicurezza imponente fatto di oltre mille agenti tra polizia, carabinieri, vigili urbani e forze ausiliarie, supportati da 1.300 steward e 400 volontari della Protezione civile. L’intero perimetro, compreso tra via Giordano Bruno, Riviera di Chiaia e la Villa Comunale, è stato chiuso al traffico e accessibile solo attraverso varchi controllati. Le scuole della Prima Municipalità sono rimaste chiuse, come anche le stazioni della Linea 6 e la funicolare di Mergellina.
L’afflusso è stato costante fin dalle prime luci dell’alba. Già prima delle 8 del mattino i tifosi premevano ai cancelli d’ingresso, pronti a contendersi un posto in prima fila lungo il lungomare Caracciolo. All’interno del “contenitore” creato per la sfilata hanno trovato posto circa 150mila persone. Altri 50mila hanno assistito all’evento attraverso quattro maxischermi posizionati strategicamente tra piazza Sannazaro, via Partenope, Largo Sermoneta e all’altezza di Villa Pignatelli.
Dall’alto, lo spettacolo è stato quello di una coreografia spontanea e vibrante, fatta di bandiere, cori, lacrime e brindisi. E in cima ai pullman, i protagonisti. Matteo Politano, come spesso accade allo stadio Maradona, si è imposto come capopopolo, guidando i cori e incitando la folla. Conte, invece, ha scelto di lasciarsi andare con champagne alla mano e si è unito ai festeggiamenti bagnando i tifosi e abbracciando i suoi uomini uno a uno.
Sventolano ovunque le bandiere con il logo “AG4IN”, il marchio scelto per questo quarto titolo. Ma trovano spazio anche simboli di un’emozione più intima: la bandiera arcobaleno e, soprattutto, l’immagine di Daniele, il giovane tifoso adottato dallo spogliatoio azzurro e scomparso prematuramente. Il suo volto accompagna la festa, silenziosamente.
Ma il momento più inatteso è arrivato quando, ai microfoni di RaiSport, Aurelio De Laurentiis ha acceso un’altra miccia: “De Bruyne? Probabilmente sì. Credo abbia acquistato una splendida villa qui in città. Stamattina ci siamo collegati con lui, la moglie e il loro bambino: una famiglia fantastica, anzi, un vero triplete”. Nessuna conferma ufficiale, precisa il presidente. “Finché non c’è un contratto firmato, non possiamo annunciare nulla”, ha aggiunto. Ma tanto è bastato per riaccendere l’euforia.
Il patron ha anche colto l’occasione per rivendicare “il modello Napoli”, un impianto sportivo e gestionale che, a suo dire, ha consentito alla squadra di conquistare due scudetti in tre anni.
Sulla panchina, invece, poche certezze: “Gli allenatori hanno un contratto. Se vogliono restare, noi siamo felicissimi”. Riferimento alla presunta intenzione della Juventus di affidare (di nuovo) proprio ad Antonio Conte la guida tecnica bianconera al termine di una stagione che ha visto Madama qualificarsi in Champions League per il rotto della cuffia dopo un percorso tutt’altro che glorificante.
Nel frattempo, la città ha dato prova di saper gestire un evento di massa senza incidenti rilevanti. Il dispositivo di sicurezza ha funzionato: controlli ai varchi, misure anti-sfondamento lungo il lato mare della Villa Comunale, sorveglianza rafforzata anche in mare per monitorare lo sbarco dei giocatori. Un’organizzazione che il sindaco di centro-sinistra Gaetano Manfredi ha definito “un banco di prova importante per futuri eventi di portata internazionale”.
L’entusiasmo non si è spento nemmeno al calare della sera. I cori, i fumogeni e le bandiere hanno continuato a colorare la città, da Posillipo a Forcella, fino ai Quartieri Spagnoli. E ora, con un sogno chiamato De Bruyne che aleggia sull’estate, la festa sembra appena cominciata.