Vittoria dolceamara per l’Inter, che supera il Como, in inferiorità numerica per 45 minuti, 2-0 grazie ai gol di de Vrij e Correa, ma chiude il campionato al secondo posto a causa del successo del Napoli sul Cagliari. Si conclude così la Serie A 2024/25, con i nerazzurri protagonisti e a un passo dal loro ventunesimo scudetto.
In panchina siede Massimiliano Farris, chiamato a sostituire lo squalificato Inzaghi, che decide di far riposare quasi tutti i titolari in vista dell’imminente finale di Champions League contro il PSG. Tra i pali c’è Sommer, con Carlos Augusto, de Vrij e Bisseck in difesa. A centrocampo agiscono Dimarco, Asllani, Çalhanoğlu e Darmian, mentre in attacco troviamo Zalewski e Correa alle spalle di Taremi.
Il primo tempo è giocato su ritmi altissimi, con il Como che pressa in modo aggressivo e rende difficile l’impostazione del gioco all’Inter. Nonostante ciò, i nerazzurri riescono comunque a creare alcune occasioni, senza però capitalizzarle, anche in situazioni molto favorevoli. Al ventesimo, de Vrij sblocca il risultato con un preciso colpo di testa su calcio d’angolo battuto da Çalhanoğlu.
Dopo il gol, l’Inter continua a soffrire, concedendo qualche pallone pericoloso agli avversari, ma la difesa e Sommer si dimostrano pronti a respingere ogni tentativo del Como. Al 45° i padroni di casa restano in dieci: Reina viene espulso per un fallo da ultimo uomo su Taremi. Il portiere spagnolo chiude così la sua carriera con un rosso diretto, al termine di un percorso che lo ha visto protagonista tra i pali dei più grandi club europei e vincitore del Mondiale con la Spagna nel 2010.
Nella ripresa, nonostante l’inferiorità numerica, il Como continua a pressare con intensità. L’Inter, tuttavia, riesce a trovare il raddoppio al 51°: Correa si inserisce in area e piazza un diagonale sul secondo palo per il definitivo 2-0. Dopo il gol, Farris inserisce alcuni titolari — Barella, Acerbi e Dumfries — per dar loro minutaggio e consolidare il controllo della partita. I nerazzurri gestiscono il vantaggio fino al fischio finale.
Ora l’attenzione si sposta al 31 maggio, data della finale di Champions League contro il PSG. Successivamente, l’Inter volerà negli Stati Uniti per partecipare al Mondiale per Club, in programma dal 14 giugno al 13 luglio.
Hanno detto
“Abbiamo fatto il nostro, sapevamo che dipendevamo dagli altri stasera, noi più di questo oggi non potevamo fare,” ha commentato Steffan de Vrij ai microfoni di Inter.it. “Ora dobbiamo lasciare tutto questo alle spalle e prepararci al massimo per la finale di Champions. Lo Scudetto? Lo merita chi arriva primo ma c’è la sensazione che potevamo fare molto di più in campionato. Adesso c’è tantissima voglia di fare una grandissima finale, abbiamo lavorato tantissimo e fatto molto bene in Champions e faremo di tutto per finirla al meglio la prossima settimana”
Gli elementi
Sommer, Zaleswki e de Vrij i protagonisti: Tre i migliori in campo per noi oggi. Sommer si conferma con parate cruciali nei momenti di maggiore pressione del Como. De Vrij, oggi anche con la fascia da capitano, è impeccabile nel liberare l’area da ogni pericolo e si fa trovare pronto sul corner che porta al vantaggio nerazzurro. Infine, continuiamo a tessere le lodi di Zalewski, che si è ambientato subito nello spogliatoio ed è stato determinante nei momenti e nelle partite più complicate. Oggi ha giocato fuori ruolo, ma ha comunque creato occasioni e spinto fino all’ultimo. Ci auguriamo che l’Inter lo riscatti per la prossima stagione: ha la stoffa del vero giocatore nerazzurro.
Tiriamo le somme sulla corsa scudetto: Secondo noi, lo scudetto non è stato perso la settimana scorsa con il pareggio contro la Lazio. E nemmeno nella sfida con la Roma che ha permesso il sorpasso del Napoli. Lo scudetto è sfumato nella partita contro il Parma, dove i nerazzurri hanno pareggiato 2-2, consentendo ai partenopei di avvicinarsi a un solo punto dalla vetta. Da lì, complice una serie di impegni infrasettimanali in Champions League e Coppa Italia, l’Inter ha perso terreno anche in partite sulla carta abbordabili, rimediando tre sconfitte consecutive, di cui due in campionato.
Potremmo attribuire la colpa agli arbitri, agli infortuni, alle “cavallette” o alla dea bendata, ma non ce la sentiamo. Da un lato, i nerazzurri erano ancora impegnati su tre fronti, con partite ravvicinate e pesanti contro Bayern, Milan e Barcellona. Dall’altro, come già accaduto in passato, si è verificato un calo di concentrazione contro le squadre di fascia medio-bassa.
Tutto questo ha pesato sul finale di stagione, che comunque resta, a nostro avviso, positivo: secondo posto in classifica, qualificazione diretta alla Champions 2025/26, 80 gol segnati — miglior attacco del campionato — e ancora due trofei da contendere.
Ancora due trofei in palio: Sabato prossimo, Inzaghi affronterà una delle partite più importanti della sua carriera. A differenza della finale di Champions del 2023, riteniamo che l’Inter arrivi più preparata. Molto dipenderà da quale Inter scenderà in campo: se sarà quella vista contro Bayern e Barcellona, il PSG avrà vita dura.
Dopo la Champions e una breve sosta per le nazionali, i nerazzurri voleranno sulla West Coast degli Stati Uniti per disputare la fase a gironi del Mondiale per Club:
- 17 giugno vs Urawa Red Diamonds (Pasadena)
- 21 giugno vs Monterrey (Seattle)
- 25 giugno vs River Plate (Seattle)
In caso di accesso alla finale, l’Inter volerà a New York il 13 luglio, concludendo così una stagione lunghissima iniziata il 13 luglio 2024, giorno del ritiro.