Carattere e tenacia di fronte alle difficoltà. Questa è stata la mia prima impressione intervistando Romano Battisti, italiano, classe ’86, nato a Priverno in provincia di Latina. Nasce come canottiere specializzato nel doppio, uno sport che gli ha dato non poche soddisfazioni. Ha partecipato a due Olimpiadi, Londra 2012 e Rio 2016, conquistando rispettivamente una medaglia d’argento e un quarto posto. Ha inoltre preso parte a diversi campionati europei e mondiali, aggiudicandosi, tra le tante medaglie, anche due ori. Questa per lui è la seconda Coppa America con il team Luna Rossa Prada Pirelli.
Sei alla tua seconda edizione della Coppa America, sensazioni a caldo?
“È stata una Coppa America diversa rispetto ad Auckland. Eravamo molto fiduciosi, abbiamo dato il massimo, ma gli inglesi, devo ammettere, ci hanno messo in difficoltà. Il risultato è quello che abbiamo visto: si vince e si perde. Siamo comunque contenti e orgogliosi di onorare questa bandiera. Non ci hanno fermati. Abbiamo tanti giovani che hanno dimostrato di essere pronti, capaci e ambiziosi, vincendo la Coppa America dei giovani. Direi che è un bel segnale per il futuro, che ci lusinga e ci dà una certezza in più.”
Parlaci del tuo ruolo all’interno del team Luna Rossa Prada Pirelli.
“Faccio parte del Sailing Team, esattamente come cyclor. Penso di essere tra i più maturi, sia per età che per esperienza. Il nostro ruolo è pedalare, come i ciclisti. In pratica, attiviamo un meccanismo idraulico che pompa olio in un accumulatore, raggiungendo una pressione fino a 600 bar, e così produciamo energia. Essendo nato come canottiere, sono molto portato a caricare con braccia e gambe. Per questo ruolo cercano sportivi che pesano circa 100 kg. Un ciclista, per esempio, è molto più leggero e non andrebbe bene.”
C’è un aneddoto che mi ha colpito e incuriosito ed è il motivo che ti ha portato a far parte del team Luna Rossa Prada Pirelli. Non solo passione, ma anche voglia di rivincita. Vuoi raccontarlo?
“Nelle scorse edizioni tutti i team erano interessati agli atleti provenienti dal canottaggio. Molti miei amici sono passati alla Coppa America, così ho deciso, nel 2019, di presentarmi e ho contattato Max Sirena. Mi sono proposto chiedendogli la possibilità di riscattarmi, perché il tizio che mi aveva battuto alle Olimpiadi di Londra faceva parte del team di New Zealand e volevo sfidarlo di nuovo in un’altra competizione sportiva. Ci sono riuscito, sono entrato a far parte del team e, ovviamente, la mia passione è cresciuta giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, fino a non poterne più fare a meno. Quello che sono oggi è la somma di tante piccole e grandi esperienze: dai campionati europei, ai mondiali, fino ai Giochi Olimpici.”
Cosa rappresenta per te Luna Rossa?
“Per me rappresenta un team di ‘ossessionati’ e appassionati, perché ogni giorno diamo il 1000 per 1000 per raggiungere il nostro obiettivo: vincere la Coppa, che in Italia nessuno ha mai vinto. Far parte di Luna Rossa Prada Pirelli significa essere parte della ‘famiglia’ di Patrizio Bertelli.”
Secondo te, in cosa avete sbagliato?
“Sono stati anni di duro lavoro e ci siamo preparati per qualunque campo di battaglia. Ma per vincere la Coppa America bisogna essere completi. Noi abbiamo commesso degli errori. Avevamo una barca competitiva, ma abbiamo avuto qualche giornata negativa che ci ha penalizzato, facendoci regalare punti agli avversari. Riconosco che loro sono stati più bravi. Accettiamo la sconfitta, ribadendo che nello sport si vince e si perde.”
Sei una persona molto ambiziosa, non potrebbe essere altrimenti. Quali sono i tuoi progetti futuri?
“Per il futuro spero di continuare a dare il mio contributo a Luna Rossa Prada Pirelli. Sono in questo team da cinque anni, ho lo stesso entusiasmo del primo giorno e sono pronto a ripartire. Questo entusiasmo arriva anche dalla mia famiglia, in primis da mia moglie e dalle mie figlie, che mi seguono ovunque nel mondo. Tutto ciò non ha prezzo.”
Quanto bisogna essere competitivi per far parte di uno dei team più ambiti al mondo?
“Molto. Chi mi conosce bene sa che sono una persona estremamente competitiva, anche nella vita di tutti i giorni.” (Ride…)