L’Inter vince 3-2 contro il Torino nella partita di sabato sera valida per la settima giornata di Serie A, giocando in superiorità numerica per 70 minuti. Thuram firma una tripletta per i nerazzurri, mentre per i granata segnano Zapata e Vlasic. La terza vittoria consecutiva in sette giorni porta un risultato importante per la classifica, con l’Inter che stacca proprio il Torino e si porta a due punti dal Napoli e dalla vetta.
Inzaghi conferma la formazione che ha vinto a Udine la scorsa settimana, ma effettua sette cambi rispetto alla squadra che ha affrontato la Stella Rossa in Champions League. Tornano titolari Bisseck e Acerbi in difesa, insieme all’insostituibile Bastoni. A centrocampo, Darmian e Dimarco giocano sulle fasce, affiancando Mkhitaryan, Calhanoglu e Frattesi, che sostituisce l’infortunato Barella. In attacco, confermata la coppia protagonista dello scorso campionato: il capitano Lautaro e Thuram.
L’Inter domina subito il gioco, anche se fatica a penetrare la difesa compatta del Torino, impedendo però agli avversari di superare la metà campo. Al 20° minuto, arriva il colpo di scena per i granata: un intervento pericoloso di Maripán su Thuram costa al difensore cileno l’espulsione, lasciando il Torino in dieci uomini.
Con l’uomo in più, i campioni d’Italia controllano bene la partita e sbloccano il risultato al 25°, con un colpo di testa di Thuram che supera Milinkovic-Savic. Dieci minuti dopo, Thuram raddoppia con un altro colpo di testa, ma subito dopo, un calo di concentrazione dell’Inter permette a Zapata di accorciare le distanze.
Dopo l’intervallo, il Torino ritrova la compattezza vista all’inizio e riesce a contenere le occasioni dell’Inter, che comunque continua ad assediare la porta avversaria. Al 60°, Thuram sigla il terzo gol sfruttando un rimpallo, riportando i nerazzurri avanti di due reti. Nel finale, però, un altro calo di concentrazione dell’Inter e un fallo involontario di Calhanoglu in area regalano un rigore al Torino. Vlasic trasforma dal dischetto, fissando il punteggio sul 3-2.
Dopo la pausa per le nazionali, in programma dal 7 al 15 ottobre, i campioni d’Italia tornano in campo con un trittico di partite decisive. Il 20 ottobre faranno visita alla Roma all’Olimpico, seguita dalla trasferta di Champions League a Berna contro lo Young Boys il 23. Infine, il 27 ottobre, a San Siro andrà in scena il Derby d’Italia contro la Juventus di Thiago Motta.
Hanno Detto:
“Questa squadra ha fatto 3 partite in una settimana e ha ottenuto 3 vittorie, che cosa posso dire? – ha dichiarato Simone Inzaghi alla Gazzetta dello Sport. – I ragazzi hanno un grandissimo spirito ma una partita come quella di oggi non può finire 3-2: in vantaggio di due gol, con tutto quello che si è creato… Ai ragazzi devo solo dire bravi e di continuare così. In questo momento in difesa serve ancora più attenzione perché ogni disattenzione la paghiamo. La reazione dopo il derby è stata veramente ottima.”
Tre Elementi Positivi
La testa di Thuram (e non solo): Il nazionale francese, arrivato l’anno scorso a parametro zero, si conferma ancora di essere una macchina da gol. Firma la sua prima tripletta in nerazzurro e si porta in testa alla classifica marcatori (alla pari con Retegui dell’Atalanta). Thuram dimostra di saper usare la testa sia per segnare, sia per creare spazi e occasioni per gli altri. Attacca, difende, e non si ferma mai se la palla è in gioco e oggi si è pienamente meritato il premio di migliore in campo.
La regia di Calhanoglu: Rigore concesso a parte (che secondo chi scrive era un fallo involontario), il turco si rivela un ottimo lettore della partita. Oggi era dappertutto, creando spazi, aprendo il gioco per gli altri e trovando le opportunità per tutti di portarsi in avanti. Sul finale ha perso un po’ la concentrazione (ma non solo lui) però si è subito riscattato liberandosi di un pallone ostico negli ultimi minuti del recupero.
I numeri di oggi: Numeri impressionanti per l’Inter oggi. 80 percento di possesso palla, 14 calci d’angolo a zero, 29 tiri totali contro i sette del Torino e, soprattutto 688 passaggi completati contro i 127 degli ospiti. Numeri, quelli di oggi, che dimostrano che l’affiatamento e lo spirito di squadra sono molto forti. Mancano ancora un filo di concentrazione sotto porta e nei minuti finali a partita chiusa. Se i ragazzi di Inzaghi riusciranno a risolvere anche queste due equazioni non ci sarà nessuno in Italia o in Europa che potrà fermarli.