Pareggio pesante all’Etihad Stadium di Manchester, dove i nerazzurri portano a casa un punto nella sfida contro il City, considerata la più difficile del primo girone di questa nuova Champions League. I ragazzi nerazzurri bloccano le incursioni dei padroni di casa e mantengono la porta inviolata, conquistando un meritato 0-0.
L’Inter ha cambiato nuovamente la formazione titolare, anche in vista del derby di domenica prossima. Inzaghi ha lasciato Martinez in panchina dopo la prestazione opaca contro il Monza e ha scelto la coppia d’attacco Thuram-Taremi. Inoltre, il tecnico piacentino ha schierato un centrocampo rinnovato, con il ritorno di Calhanoglu e Barella, quest’ultimo con la fascia da capitano, mentre Carlos Augusto ha sostituito l’infortunato Dimarco sulla fascia sinistra, e Darmian ha giocato sull’altra fascia. A centrocampo, ha debuttato da titolare il nuovo acquisto Zielinski. In difesa, Acerbi e Bisseck hanno affiancato Bastoni per arginare il gigante norvegese del City, Erling Haaland.
L’Inter si presenta senza timore a Manchester, lasciando l’iniziativa ai Citizens e sfruttando bene la linea alta degli inglesi, trovandosi spesso in contropiede. Tuttavia, rallenta al limite dell’area, permettendo alla difesa avversaria di riorganizzarsi.
Nel primo tempo Il Manchester si rende pericoloso con Haaland e il capitano De Bruyne in alcune occasioni ma la difesa si trova pronta ad evitare il gol. Sul finale del primo tempo arriva una grande occasione per l’Inter ma il tiro diagonale di Carlos Augusto viene deviato in angolo da Ederson lasciando le reti inviolate all’intervallo.
Nel secondo tempo, con gli ingressi di Foden e Gundogan, il City ha aumentato la pressione, lasciando poco spazio all’Inter per costruire azioni. L’unica azione notevole è stato un contropiede con Darmian che, arrivato sotto porta, ha perso il pallone cercando un colpo di tacco.
Gli ultimi venti minuti vedono il Manchester City all’assalto, ma senza successo, grazie anche a un Sommer in stato di grazia, autore di parate decisive sulle conclusioni di Foden e sulla testata di Gundogan nel finale.
Un pareggio equo, che regala un punto prezioso ai nerazzurri in ottica classifica. Ricordiamo che ogni squadra gioca otto partite in un girone unico di 36 squadre. Le prime otto classificate si qualificano direttamente agli ottavi di finale. Il prossimo incontro di Champions League sarà in casa contro la Stella Rossa di Belgrado, martedì 1° ottobre.
Archiviato il match contro il City, l’attenzione si sposta ora sul Derby della Madonnina di domenica sera, una partita sempre molto sentita, dove in palio ci sono non solo i tre punti, ma anche l’orgoglio di essere la squadra dominante di Milano.
Hanno Detto:
“I ragazzi sono stati bravissimi, hanno lavorato insieme e ci sono state tante situazioni in cui avremmo potuto far male. Nel secondo tempo invece abbiamo sofferto un po’ di più. Dobbiamo andare avanti, superare l’esordio col City e il derby in tre giorni ma il calendario è questo e ci dobbiamo adeguare. Però negli ultimi 30 metri bisogna prepararsi meglio.”
Simone Inzaghi nel post-partita alla Gazzetta dello Sport
Tre Elementi Positivi
La difesa: Inzaghi propone i tre giganti dell’Inter Bisseck, Acerbi e Bastoni per fermare Haaland in piena forma. La scelta si dimostra essere quella giusta perché’ il Norvegese fatica a trovare il ritmo e le sue incursioni non pagano. Abbiamo anche visto il resto della squadra concentrata nel difendere tutti adepti a prevenire i gol degli avversari.
Barella: Il secondo capitano dell’Inter dimostra ancora una volta la ragione per cui deve giocare più partite possibili. Protagonista nei contropiedi, difende, attacca, piazza le palle ai piedi dei suoi compagni, e crea le azioni dell’Inter. Non per niente è stato nominato “Man of the Match” a fine partita.
Sommer: Chiamato in causa poco nel primo tempo grazie alla difesa, il portiere svizzero si trova comunque posizionato bene tra i pali. Negli ultimi venti minuti para di tutto registrando un totale di cinque parate.