48 ore. Tanto è bastato a Dan e Ryan Friedkin per prendere un volo privato da Houston a Roma, arrivare a Trigoria e liquidare senza troppe spiegazioni un simbolo eterno del club come Daniele De Rossi. L’ex centrocampista è il primo allenatore ad essere esonerato nella stagione 2024/2025. Dopo solo quattro giornate di campionato.
Una decisione, quella della società, priva di qualsiasi fondamento logico. Certo, i risultati della Roma in questo avvio di campionato sono stati disastrosi: dopo aver affrontato Cagliari, Empoli, Juventus e Genoa, la classifica dice 3 punti. Praticamente la peggior partenza degli ultimi 15 anni. Ma 4 partite non possono determinare l’esonero di un allenatore e l’ennesima rivoluzione tecnica a stagione in corso.
De Rossi ha sicuramente le sue responsabilità: ma la sua “colpa” principale è stata forse quella di aver avallato alcune decisioni di una proprietà che sembra non essere in grado di riportare la Roma fuori dalla mediocrità che la circonda da almeno sei anni a questa parte, se si escludono le cavalcate europee targate Mourinho.

Un direttore sportivo sconosciuto, Florent Ghisolfi, arrivato nel silenzio più totale, una CEO troppo invadente nelle decisioni di campo, Lina Souloukou, giocatori ormai troppo sicuri della loro titolarità vista la mancanza di alternative, Cristante e Pellegrini su tutti, e due presidenti lontani migliaia di chilometri da Trigoria: no, DDR non è certo l’unico responsabile dell’ennesimo disastro in casa giallorossa.
Sfortunatamente, però, in Italia da sempre funziona così: quando le cose vano male, a pagare è l’allenatore. In tal senso, risuonano profetiche le parole rilasciate pochi giorni fa da un’altra leggenda romana e romanista, Francesco Totti, che aveva dichiarato: “Daniele fa da parafulmine. E chi ci rimette è lui. Rischia di fare la fine di Mourinho”.
“La decisione del Club è adottata nell’interesse della squadra, per poter riprendere prontamente il percorso auspicato, in un momento in cui la stagione è ancora al suo inizio”, ha invece comunicato poco fa la società, “Daniele, che sarà sempre di casa nel Club giallorosso, un vivo ringraziamento per il lavoro svolto in questi mesi con passione e dedizione”.
Nel frattempo, mentre i tifosi giallorossi riversano la loro rabbia sui social, in attesa della partita casalinga di domenica, a Trigoria è già partito il toto-Allenatore: tra i nomi più caldi quelli di Pioli e Sarri, ma il sogno di molti resta Max Allegri.