Cosa è successo al Grand Prix di Ungheria? Andiamo con ordine. Il campionato ha già superato la metà della stagione e il campione in carica, Verstappen di Red Bull, si trova solo contro un plotone di team avversari. McLaren si è mostrata tecnicamente perfetta, guidata da una coppia di piloti in cerca di gloria: Norris e Piastri. Mercedes ha equilibrato i rapporti tra il partente Hamilton e il confermato Russell, mentre Ferrari, incostante nella resa, è in costante progressione. Aston Martin punta a vittorie future targate 2025.
La griglia di partenza conferma le ambizioni delle scuderie, con i due piloti McLaren in pole position e un rabbioso Verstappen solo al terzo posto. La gara, complicata da aspetti tecnici e da un tracciato con poche possibilità di sorpasso, prevedeva settanta giri e continui cambi di gomma. La strategia della mescola media, da alternare eventualmente con gomme dure per evitare soste ai box, si è rivelata cruciale.
Alla partenza, Verstappen ha tentato inutilmente di superare le McLaren. La gara è stata condizionata dai continui richiami ai box per la sostituzione delle gomme. Durante il secondo cambio gomme del team McLaren, Lando Norris ha ripreso la gara davanti a Oscar Piastri, che era al comando. Nei dieci giri finali, a Norris è stato ordinato ripetutamente di cedere la posizione a Piastri, cosa che ha fatto solo all’ultimo giro, lasciando la vittoria al collega per una evidente decisione politica del team.
Verstappen, richiamato anzitempo ai box, si è lamentato con i tecnici di Red Bull per un cambio inutile che lo ha penalizzato in gara. Al 63° dei settanta giri, nel tentativo di superare Hamilton per il terzo posto, c’è stato un contatto tra le due vetture, e Verstappen è scivolato nelle retrovie. Il team principal di Red Bull ha ricordato al campione olandese il suo comportamento infantile.
Al traguardo, tra i pochi a sorridere ci sono stati Ferrari e Mercedes, che hanno mantenuto un passo gara regolare e competitivo. Dietro il primo e secondo posto di Piastri e Norris di McLaren, troviamo Hamilton staccato di 14 secondi, poi Leclerc a 19, Verstappen a 21, seguito da Sainz, Perez e Russell con ritardi crescenti.
Le novità nella classifica mondiale piloti vedono Verstappen primo con 265 punti, seguito da Norris (189), Leclerc (162), Sainz (154) e Piastri (149). La classifica costruttori vede Red Bull al comando con 389 punti, inseguita da McLaren con 338 e Ferrari con 322 lunghezze.