Non si placano le polemiche che nelle ultime 48 ore hanno coinvolto la nazionale argentina, fresca vincitrice della sua sedicesima Coppa America, la seconda di fila, arrivata dopo il trionfo al mondiale in Qatar. L’albiceleste è finita nell’occhio del ciclone a causa di alcuni video postati dagli stessi calciatori sui loro profili Instagram, mentre stavano festeggiando il trionfo sulla Colombia sul pullman della squadra.
Nei filmati, i giocatori cantano alcuni cori razzisti indirizzati ai loro “colleghi” della nazionale francese di origini africane, avversari dell’ultima finale del campionato del mondo. Naturalmente, fin da subito, la vicenda ha scatenato un vero e proprio polverone mediatico e non solo.
Il centrocampista del Chelsea, Enzo Fernandez, tra i più criticati sul web per il comportamento assunto durante i festeggiamenti, si è detto “veramente dispiaciuto” per l’incidente, mentre il club londinese ha dichiarato di aver avviato un’azione disciplinare, definendo il comportamento discriminatorio “assolutamente inaccettabile”.
Tra le fila dei blues, inoltre, militano anche alcuni giocatori di colore, che hanno smesso di seguire il loro compagno di squadra su Instagram. Tra questi, vi è il francese Wesley Fofana. “Siamo orgogliosi di essere un club eterogeneo e inclusivo, dove persone di tutte le culture, comunità e identità si sentono benvenute”, ha dichiarato il Chelsea in un comunicato di mercoledì, “Riconosciamo e apprezziamo le scuse pubbliche del nostro giocatore e sfrutteremo questa situazione come un’opportunità per educare le persone”.
Dopo le feroci polemiche delle ultime ore, il sottosegretario allo sport argentino, Julio Garro, ha affermato che Lionel Messi, capitano dell’Albiceleste nonché leggenda di questo sport, e Claudio Tapia, presidente della Federcalcio locale, dovrebbero chiedere scusa pubblicamente per quanto accaduto.
Ora, non è chiaro se Messi abbia preso parte ai cori razzisti: stiamo parlando di uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi, forse secondo solo a Maradona, che in 20 anni di carriera non è mai stato associato ad alcun episodio di questo tipo. Al contempo, però, essendo capitano e simbolo della nazionale, secondo molti dovrebbe essere lui a metterci la faccia, scusandosi a nome di tutti i suoi compagni.
Alcuni dei cori intonati dai ragazzi della nazionale, vennero lanciati dai loro tifosi nel corso della finale in Qatar, dove l’Argentina di Scaloni sconfisse la Francia ai rigori.
La FIFA ha dichiarato che sta indagando sull’incidente dopo che la federazione calcistica francese si è impegnata a presentare una denuncia all’organo di governo mondiale dello sport per “commenti razzisti e discriminatori”.