Una nuova pioggia di denaro si appresta a riempire le casse della NBA. La lega cestistica più famosa al mondo, infatti, ha raggiunto un nuovo accordo con alcuni network televisivi dalla durata di 11 anni, durante i quali riceverà l’astronomica cifra di 76 miliardi di dollari. La prossima settimana si terrà una riunione tra i vertici del campionato a Las Vegas, in concomitanza con l’NBA Summer League, e sembra fortemente probabile che l’affare verrà finalizzato proprio in Nevada.
Il nuovo contratto, il più ricco ed il più lungo della storia della NBA, entrerà in vigore a partire dalla stagione 2025-2026. Le partite continueranno ad essere trasmesse su ESPN e sulla ABC, mentre altre andranno in onda anche su NBC e, per la prima volta in assoluto, su Amazon Prime Video. Potrebbe invece “salutare” il campionato la TNT, dopo oltre quarant’anni: la rete televisiva, però, avrà cinque giorni di tempo, dalla presentazione dei nuovi contratti, per rivedere i propri piani futuri.

ESPN e ABC continueranno ad avere il pacchetto di punta della lega, che comprende le finali NBA e una delle due finali di conference. La ABC continuerà a trasmettere le partite il sabato sera e la domenica pomeriggio, quando terminerà la stagione regolare della NFL. Le serate principali di ESPN, invece, saranno nuovamente quelle del mercoledì, con alcune partite in programma anche il venerdì e la domenica.
L’esclusività delle Finals comporta un forte aumento dei prezzi. La Walt Disney Company, proprietaria di entrambe le reti, pagherà infatti 2,6 miliardi di dollari all’anno con il nuovo contratto, rispetto agli 1,4 miliardi dell’accordo attuale.
La NBC, che ha mandato in onda le partite della NBA dal 1990 al 2002, verserà invece nelle casse della lega circa 2,5 miliardi di dollari l’anno, e manderà in onda la partita della domenica sera, una volta terminata la stagione del football, e quelle del martedì. Le gare del lunedì, invece, si troveranno in streaming, sulla piattaforma Peacock.
A Prime Video, infine, dopo un “bonifico” annuale da 1,8 miliardi di dollari, le gare del giovedì: non è escluso, inoltre, che il network di Bezos possa assicurarsi anche alcuni match del venerdì e del sabato. Amazon e NBC si alterneranno durante una delle due Finali di Conference.

“La durata degli accordi è positiva per la stabilità della lega”, ha dichiarato il commissioner Adam Silver dopo le Finals dello scorso mese, senza però confermare l’indiscrezione riguardante gli 11 anni. “Ma significa che in una certa misura si sta cercando di prevedere il futuro, il che è ovviamente impossibile- ha aggiunto-Quindi in parte si tratta di una scommessa sui partner con cui alla fine ci allineeremo, sulla loro capacità di adeguarsi ai tempi e sulla loro volontà di continuare a investire nei media e di diventare globali, cosa che è molto importante anche per noi”.
L’accordo consentirà alle franchigie di aumentare il loro tetto salariale del 10%. Inoltre, i nuovi miliardi delle tv, potranno dare alla NBA la giusta forza economica per promuovere la tanto agognata espansione, con la conseguente entrata in scena di nuove squadre.