Sul fatto che Lebron James restasse ai Los Angeles Lakers ormai non c’erano più dubbi, soprattutto dopo la chiamata al draft di Bronny da parte della franchigia californiana. Di certo, però, le cifre del rinnovo del quattro volte campione NBA, hanno lasciato un po’ tutti a bocca aperta.
Il numero 23 ha infatti firmato un contratto al massimo salariale, un biennale da 104 milioni di dollari. Al termine della stagione 24-25, che sarà la sua ventiduesima nella lega, James potrebbe però decidere di rescindere ed appendere le scarpette al chiodo. La scelta dipenderà da numerosissimi fattori, primo fra tutti la sua condizione fisica. A dicembre, d’altronde, Lebron spegnerà le fatidiche 40 candeline: sebbene sia ancora in una forma a dir poco assurda, il peso di una carriera così lunga inizia a farsi sentire.
Tra poche settimane, inoltre, il Prescelto sarà impegnato con Team USA per quelle che saranno le sue ultime Olimpiadi: in pratica, questa estate non avrà tempo per riposare, ma dovrà ricaricare le pile in palestra e sul parquet. Non che a lui dispiaccia, sia chiaro.

In ogni caso, con il nuovo contratto che lo legherà ai Lakers, James guadagnerà circa 52 milioni di dollari nella prossima stagione, portando i suoi guadagni in carriera a quota 530 milioni complessivi. Sarà il primo giocatore nella storia dell’NBA a superare la soglia dei $500 milioni di “incassi”. Un contratto da Re, senza alcun dubbio, ma d’altronde le cifre sono dalla sua parte: Lebron ha chiuso l’ultima stagione con una media di 25,7 punti, 7,3 rimbalzi e 8,3 assist, nonostante fosse il giocatore più anziano del campionato.
Poi, però, esiste l’altro lato della medaglia. Rinnovando James al massimo salariale, infatti, i Lakers dicono definitivamente addio alla possibilità di aggiungere ad un roster tutt’altro che competitivo un giocatore di livello, in grado di dare una mano allo stesso Prescelto, che a 40 anni non potrà certo trascinare da solo la franchigia per 82 partite più eventuali playoff, e ad Anthony Davis, pivot tanto fenomenale quanto discontinuo, anche a causa degli innumerevoli infortuni.
Ora, la domanda che centinaia di tifosi gialloviola si stanno ponendo nelle ultime ore è proprio questa: è giusto rinnovare un giocatore, per quanto unico nel suo genere ma pur sempre a fine carriera, con un biennale monstre? Solo Padre Tempo potrà rispondere a questo quesito.

Nel frattempo, ieri i Lakers hanno comunicato anche i dettagli del contratto dell’”altro” James, il giovane Bronny, primogenito del numero 23. Anche in questo caso, le sorprese non sono mancate. Già, perché la cinquantacinquesima scelta del draft 2024, ha firmato un quadriennale garantito (si, avete letto bene) da 7, 9 milioni di dollari. Una follia per un rookie selezionato al secondo giro.