L’Atalanta vince l’Europa League 2023/24, battendo 3-0 il favoritissimo Bayer Leverkusen campione di Germania. Una serata storica per la Dea di Gasperini, che alza al cielo di Dublino il primo trofeo internazionale della sua storia, dopo aver perso tre finali di Coppa Italia negli ultimi sei anni.
Stavolta, contro la squadra più decantata d’Europa, i bergamaschi sfoderano la prestazione perfetta, dominando una compagine che arrivava all’ultimo atto di questa Europa League da imbattuta, dopo aver collezionato 51 risultati utili consecutivi in stagione. “Per la legge dei grandi numeri, una la dovevano perdere”, ha dichiarato sorridendo nel post match l’attaccante romano Gianluca Scamacca, uno dei trascinatori dell’undici nerazzurro, totalmente rivitalizzato dall’ormai nota “cura Gasperini”.
L’Atalanta, stasera, ci ha suggerito per l’ennesima volta che il segreto del calcio moderno è uno solo: correre con intelligenza, da agosto a giugno, senza fermarsi mai. E’ lo sport che si evolve, è il mondo del pallone che cambia, che piaccia o no. La formazione bergamasca di fatto annulla il Leverkusen, che aveva eliminato in semifinale la Roma di De Rossi, andandolo a prendere altissimo, direttamente nella sua area di rigore, senza concedere mai alla retroguardia di Xabi Alonso di costruire l’azione dal basso per poi verticalizzare, caratteristica essenziale del gioco dei tedeschi, con il quale hanno stravinto la Bundesliga.

Il pressing asfissiante della Dea cancella il piano partita dei campioni di Germania: il gol del vantaggio nerazzurro arriva dopo soli 12 minuti, con Lookman che scaraventa in porta un passaggio rasoterra di Zappacosta. Poco prima della mezz’ora, è ancora l’attaccante nigeriano a saltare il proprio marcatore ed a spedire il pallone nell’angolino basso, dove Kovar non può arrivare. Sopra di 2 gol, l’Atalanta è assoluta padrona del campo, e neanche l’occasione capitata su piedi di Grimaldo riesce a riaccendere il Leverkusen.
Nella ripresa, il copione della partita non cambia. Il gol che chiude definitivamente i conti, arriva al 75°. La firma è sempre la stessa, quella di Ademola Lookaman, che con una bordata mancina sigla la sua tripletta e regala la coppa alla Dea. 25 anni dopo il trionfo del Parma di Alberto Malesani, dunque, l’Europa League torna in Italia, destinazione Bergamo, dove una città letteralmente impazzita ora aspetta il ritorno dei suoi eroi.