Gli Indiana Pacers dominano gara 7 e battono 130-109 i New York Knicks al Garden, nell’ultima e decisiva partita di una serie intensissima, decisa da innumerevoli episodi. Lo sliding doors del confronto sono state sicuramente le 24 ore che hanno preceduto gara 2, con l’infortunio che ha messo KO Mitchell Robinson, pedina importante della panchina bluarancio, essendo l’unico cambio di Hartenstein, e, soprattutto, il problema muscolare di OG Anunoby, titolare inamovibile del quintetto newyorkese, costretto a saltare le 4 partite successive.
In gara 7, il numero 8 ha provato ad esserci, stringendo i denti e trascinandosi per il campo su una gamba sola: la sua partita è durata poco più di 4 minuti, durante i quali ha realizzato 5 punti. Dall’altro lato del campo, invece, i Pacers volano, trovando subito il vantaggio in doppia cifra, volando sul +20 già nel secondo quarto e tirando con il 76% dal campo: numeri che nessuno mai era riuscito a raggiungere negli ultimi 25 anni.
Nella ripresa, i Knicks, con la sola forza della disperazione, provano a restare incollati alla partita, toccando anche il -7 a pochi minuti dalla fine del terzo periodo. Le speranze di New York, però, svaniscono di lì a poco: anche Brunson è costretto ad uscire dal campo per infortunio, mentre Indiana continua a tirare con percentuali incredibili, da due e da tre punti. Il quarto periodo, è puro garbage time: l’ultimo ad arrendersi è Donte DiVincenzo, che chiude a quota 39 punti.
I Pacers, invece, mandano in doppia cifra l’intero quintetto titolare, capitanato da Tyrese Haliburton, che con 26 punti ed il 50% da 3 mette chiude la serie. Indiana vola alle Finali di Conference, dove incontrerà la capolista della Eastern Conference, i Boston Celtics di Tatum e Brown.
Termina invece tra gli applausi del Garden la stagione dei New York Knicks, che continuano ad avere un conto in sospeso con la sorte. Dopo anni di anonimato, però, la franchigia della Grande Mela sembra finalmente essere tornata ai livelli che le competono. Manca davvero poco per trasformare questa squadra in una contender: in estate, la società dovrà lavorare per allungare necessariamente il roster, trovando giocatori in grado di portare energia e punti dalla panchina.
Termina clamorosamente anche la stagione dei campioni in carica, i Denver Nuggets, sconfitti in casa dai Minnesota Timberwolves, che tornano alle finali della Western Conference 20 anni dopo l’ultima volta. Trascinati da Jokic e Murray, autori di 34 e 35 punti, i Nuggets scappano sul +20, ma devono fare i conti con la disastrosa serata al tiro degli altri 3 componenti del quintetto titolare. Porter Jr, Caldwell-Pope e Gordon, infatti, nemmeno si avvicinano alla doppia cifra, mentre Minnesota torna in partita con McDaniels, Towns ed un super Gobert, decisivo nell’ultimo periodo.
Nonostante la serata poco brillante di Anthony Edwards, gli arrembanti T’Wolves rimontano gli avversari, vincendo gara 7 per 98-90. Ora, Minnesota incontrerà i Dallas Mavericks di Doncic e Irving, in quella che potrebbe essere la serie più spettacolare di questi playoff.