Che l’inerzia della serie fosse totalmente cambiata in gara 3, su quel tiro senza senso di Nembhard, era sembrato evidente. Gara 4 tra Indiana Pacers e New York Knicks non ha fatto altro che consolidare definitivamente questa convinzione.
Per la prima volta in questa stagione, i bluarancio sono rimasti totalmente in balia degli avversari per tutti i 48 minuti ma, probabilmente, non avrebbe potuto essere altrimenti. I Knicks non hanno più benzina nelle gambe, anche a causa dei troppi infortuni, ed ora la mancanza di rotazioni potrebbe davvero rivelarsi decisiva. Se poi dall’altro lato del campo c’è una signora squadra come i Pacers, allora le cose tendono a diventare ancor più complicate.
Gara 4, praticamente, non si è mai davvero giocata: già nel primo periodo, Haliburton e compagni si prendono un vantaggio di 20 punti, senza più guardarsi le spalle. Trascinata dalla sua point guard, Indiana riesce addirittura a toccare il +43.
New York sembra non reggersi sulle gambe, come dimostra anche il 7 su 37 dai tre punti. Forse, l’immagine simbolo della gara dei Knicks è il volto di Josh Hart in panchina, una scena praticamente mai vista quest’anno, che fatica perfino a prendere fiato. Brunson è l’unico titolare a finire in doppia cifra, realizzando 18 punti ma con il 35% dal campo.
Finisce 121-89 per Indiana, che pareggia meritatamente il confronto sul 2-2. Le squadre, ora, torneranno a New York per una gara 5 che rischia di essere il definitivo spartiacque della serie.
Seconda vittoria consecutiva anche per i Denver Nuggets, che espugnano nuovamente Minneapolis, battendo i Timberwolves 115-107.
Nonostante i 44 punti di uno scatenato Anthony Edwards, i padroni di casa sono costretti ad arrendersi dinanzi ai campioni in carica, trascinati dal solito immarcabile Nikola Jokic, che chiude la sua partita con 35 punti, 7 rimbalzi e 7 assist.
La serie, ora sul 2-2, torna a Denver, dove Joker e compagni avranno la possibilità di andare per la prima volta in vantaggio.