Una gara 2 dalle mille sfaccettature quella andata in scena al Madison Square Garden, dove i New York Knicks sono riusciti a battere non solo gli Indiana Pacers, portandosi 2-0 nella serie, ma anche l’immancabile sfortuna che è solita abbattersi sulla franchigia proprio nei momenti più importanti.
Se le premesse non erano state delle migliori, con l’infortunio di Mitchell Robinson che lo costringerà a restare ai box per tutto il resto dei playoff, i primi minuti della partita sono stati un vero trauma per i tifosi bluarancio: poco dopo la palla a due, infatti, in seguito ad uno scontro di gioco, Jalen Brunson, leader indiscusso della squadra newyorkese, era stato costretto a lasciare il campo dolorante.
Paura e deliro al Garden, dunque: con il numero 11 negli spogliatoi, Haliburton e soci non si fanno certo scappare l’opportunità offerta loro dal destino piazzando un parziale di 11-0 e chiudendo il primo tempo sul +10. Nel terzo periodo, dal tunnel degli spogliatoi rispunta il “piccoletto” con le treccine, ed il Garden, improvvisamente, torna ad accendersi, proprio come i Knicks: gli uomini di Thibodeau realizzano 36 punti, tenendo gli avversari a 18 e ribaltando totalmente l’inerzia di gara 2.
Nonostante ciò, la sorte ha un’ultima sfida da proporre ai padroni di casa: mentre scappa in contropiede, infatti, OG Anunoby, tassello essenziale del quintetto titolare, si ferma toccandosi la gamba. Il numero 8 è costretto ad uscire a causa di uno stiramento muscolare. Malgrado l’ennesimo infortunio, New York proprio non vuole saperne di perdere il fattore campo.
Nell’ultimo quarto, Brunson realizza 14 dei suoi 29 punti, tra cui i floater ed i fade away che stendono definitivamente Indiana. Altrettanto fondamentali le triple di Donte DiVincenzo, che chiude a quota 28. Anche in gara 2, New York manda in doppia cifra l’intero quintetto: dopo 48 minuti di battaglia, i Knicks si impongono per 130-121, portandosi sul 2-0 nella serie. La semifinale, ora, si sposta ad Indianapolis.
Nonostante il doppio vantaggio, la sfida è più aperta che mai. L’infortunio di Anunoby, in tal senso, potrebbe rappresentare un problema enorme per Thibs: in questi playoff, il coach ex Chicago sta facendo ruotare non più di 7/8 giocatori, tenendo i titolari in campo anche per 35/40 minuti. OG, però, non è certo un tassello che i Knicks possono sostituire facilmente, soprattutto per il ruolo che ricopre. Vedremo, dunque, se il numero 8 riuscirà a recuperare in tempo o se sarà costretto a vedere gara 3 (o il resto della serie) dalla panchina.

Nel frattempo, stanotte, la lega ha reso noto il nome del vincitore dell’MVP 2023/24: per la terza volta negli ultimi 4 anni, il premio se lo aggiudica Nikola Jokic, leader e stella dei Denver Nuggets. La sua reazione? “Si, sono felice, ma lo ero di più lo scorso anno, quando non l’ho vinto ma ho portato a casa il titolo NBA. Dedico questo premio alla mia famiglia, a mia moglie, mia figlia ed ai miei cavalli”. Solito, inimitabile, Joker.