30 secondi. Era questo il tempo che divideva i New York Knicks dalla seconda semifinale di Conference consecutiva. Poi, però, come spesso è accaduto nella storia di questa franchigia, qualcosa è andato storto. Quel “qualcosa”, in particolare, avrebbe un nome ed un cognome: Tyrese Maxey, che, praticamente da solo, tiene vive le speranze di rimonta dei Philadelphia 76ers, portando la serie a gara 6, che si disputerà proprio presso la città dell’Amore Fraterno. Ma procediamo con ordine.
Gara 5 al Garden, per certi versi, è stata molto simile alla partita precedente di domenica: dopo un primo quarto alquanto difficile, i Knicks hanno preso le misure agli avversari, mantenendo il vantaggio per tutto il corso del match. A trascinare i padroni di casa, neanche a dirlo, ci ha pensato il solito monumentale Jalen Brunson, che dopo i 47 punti dello scorso weekend, ha messo a segno un altro quarantello. Dall’altro lato, Embiid realizza una tripla doppia da 19 punti, 16 rimbalzi e 10 assist, nonostante una serata tutt’altro che felice al tiro.
A 30 secondi dal fischio finale, New York è avanti di 6 punti. La serie sembra praticamente finita. Poi, però, succede qualcosa di inspiegabile. Tyrese Maxey si prende una tripla senza senso: canestro e fallo. Il play naturalmente realizza anche il libero supplementare. Dall’altro lato, i Knicks vanno in lunetta, ma Hart fa 1/2. Con pochi secondi ancora da giocare, Maxey raccoglie il pallone, si arresta praticamente poco dopo il cerchio di centrocampo e lascia partire un tiro che brucia ancora una volta la retina. Pari 97.
Al supplementare, chiaramente l’inerzia della gara è tutta dalla parte di Phila, che realizza 15 punti in 5 minuti. Grazie ai 46 punti totali del suo immarcabile “folletto”, i 76ers espugnano il Garden 112-106, accorciando sul 3-2 nella serie, che ora torna a Philadelphia. In 78 anni di NBA, pochissime squadre sono riuscite a ribaltare un 3-1: New York, ora, proverà a non finire dalla parte sbagliata della storia.
Nella notte, torna alla vittoria anche Cleveland, che dopo le due sconfitte ad Orlando, batte i Magic in Ohio 104-103, portandosi sul 3-2 e ad una sola partita dal passaggio del turno, nonostante i 39 punti di Paolo Banchero.
Boccata d’ossigeno, infine, per i Milwaukee Bucks, che scongiurano quella che sarebbe stata una eliminazione clamorosa, davanti al pubblico di casa. Senza Lillard e Giannis, Middleton e Portis si caricano la squadra sulle spalle, realizzando 29 punti ciascuno, riuscendo finalmente a domare gli arrembanti Pacers, sconfitti 115-92. Indiana, in vantaggio 3-2 nella serie, potrà ora provare a strappare il pass per la semifinale sul proprio parquet.