Gli UConn Huskies coronano il back to back, vincendo il loro secondo titolo NCAA di fila, dopo aver dominato Purdue nell’ultimo atto della March Madness, chiuso sul risultato di 75-60.
Per la prima volta dal 2007, dunque, una squadra collegiale riesce nell’impresa di vincere due campionati consecutivi: gli ultimi a conquistare tale traguardo erano stati i Florida Gators. Per la sesta volta nella storia dell’ateneo, dunque, UConn porta a casa il torneo universitario più ambito al mondo, al termine di un ruolino di marcia semplicemente impeccabile.
I ragazzi di Dan Hurley hanno vinto le ultime 12 gare della stagione, tutte con almeno 13 o più punti di scarto. Nell’ultimo atto delle Final Four di Poenix, gli Huskies hanno messo su un vero e proprio clinic difensivo, concedendo alla seconda miglior squadra del Paese nei tiri dalla distanza solo 7 conclusioni dalla linea dei tre punti (1/7), con Cam Spencer, Stephone Castle e Alex Karaban a mordere le caviglie degli avversari sul perimetro.
Naturalmente, un trattamento speciale è stato riservato al gigante di Purdue, Zach Edey, che ha finito la sua partita a quota 37 punti ma con 25 tiri tentati dal campo. Il resto della squadra, complessivamente, ha realizzato solo 23 punti.
La scelta difensiva di Uconn, per usare un eufemismo, ha sicuramente dato i frutti sperati. Con una prestazione da 20 punti, 7 assist e 5 rimbalzi, invece, la point guard Tristen Newton si è aggiudicato il premio di MOP della finale, chiudendo come meglio non poteva una stagione da sogno. Gli Huskies 2024 sono la sesta squadra a vincere tutte e sei le partite del torneo con un margine di due cifre.
“Penso che sia il miglior biennio da molto, molto tempo a questa parte”, ha dichiarato al termine della gara coach Hurley, sulla panchina di UConn dal 2018, “dopo tutti i giocatori che abbiamo perso alla fine della scorsa stagione, questo risultato è impressionante. L’intero piano di gioco prevedeva l’assenza di Smith, Loyer, Jones e Gillis. Sapevamo che se li avessimo tenuti sotto i 18-20 punti come gruppo, non avrebbero avuto alcuna possibilità di vincere, a prescindere da quanto Zach Edey avesse giocato bene”.
Divide et impera: una tattica che nella pallacanestro ha spesso dato i suoi frutti. Una volta che i letali tiratori di Purdue hanno perso fiducia nei loro mezzi, infatti, gli Huskies si sono ritrovati la strada in discesa verso il sesto titolo della loro storia, dopo quelli del 1999, 2004, 2011, 2014 e del 2023.