Al dottor Jeckill del primo tempo, ha risposto Mr Hyde del secondo. Il Napoli espugna Monza con una ripresa in stile scudetto, con orgoglio e supergoal. Questa volta le sostituzioni sono decisive e sono state fatte subito: Politano prima, Raspadori dopo sono tra i marcatori di questo 4-2. Questa partita chiarisce quale sia stato il problema di questa stagione: la mentalità e l’atteggiamento, la fame di gioco e di segnare.
Nel primo tempo il Napoli inizia col baricentro alto e con tanto movimento degli attaccanti ma a segnare è il Monza al nono: sul primo cross dell’ex Zerbin, Djuric segna di testa con la difesa ancora una volta ferma, in particolare Juan Jesus. Dopo 8 minuti Di Lorenzo si divora il pari a due passi da Di Gregorio sparando alto su azione di calcio d’angolo. Passano i minuti con il vuoto cosmico di una squadra che gioca con la testa spenta e altrove. Sempre su un angolo Zerbin atterra Nonge per arbitro e Var l’ex azzurro tocca prima la palla, l’episodio è dubbio. Poco prima del 40° da un pasticcio di Di Gregorio Kvara a porta quasi spalancata tira sul portiere brianzolo e sfuma l’occasione. La prima frazione scivola via come in un film già visto.
Nel secondo tempo dopo appena 3 minuti Ngonge segna ma parte in fuorigioco. Gli azzurri ci provano ma sono sempre imprecisi o distratti nell’ultimo passaggio come nelle conclusioni. Poi al 10° Osimhen decolla e segna una rete bellissima di testa facendosi anche male nella caduta. Passano due minuti e Politano si inventa un eurogol con un tiro al volo dai 20 metri: Di Gregorio lo vede entrare nel sette. Altri 3 minuti e un altro protagonista dello scudetto, Piotr Zielinski, inventa il terzo gol con bolide a giro di sinistro sotto la traversa. Altro giro di lancetta ed è Colpani a segnare con un bellissimo tiro a giro di sinistro 2-3, partita vibrante. A mettere dentro la quarta rete è Jack Raspadori entrato 30 secondi prima al posto di Kvara: tiro di Di Lorenzo, respinge Di Gregorio e Jack ribadisce in porta.
È una vittoria che serviva soprattutto ai calciatori, quelli protagonisti dello scudetto. Da Victor a Piotr, da Politano a Raspadori per parlare dei marcatori. I problemi restano, soprattutto in difesa con due gol subiti sugli unici due tiri in porta del Monza. Resta l’Europa League come obiettivo minimo per stare in una competizione europea importante prima di quella rifondazione che però ha bisogno di certezze: capire chi sarà a spina dorsale del Napoli del futuro.