L’Atalanta schianta meritatamente il Napoli al Maradona. Azzurri umiliati, slegati, svogliati e privi di condizione psico-fisica per stare in campo. Calzona, allenatore a mezzo servizio, sbaglia formazione iniziale. Gasperini no. Non sono e non saranno nove finali ma la via Crucis di una stagione disastrosa. Si salva solo Meret oggi, ancora una volta per una prestazione vergognosa davanti a 50mila tifosi.
Nel primo tempo pronti via e al secondo minuto palo pieno di Mynranchuk in contropiede su un disimpegno sbagliato degli azzurri. Nei primi 10 minuti gli azzurri soffrono ma poi salgono di ritmo Anguissa e Lobotka, il Napoli inizia a macinare qualche azione e calci d’angolo: al 17° è Osimhen che di testa non riesce a dare forza davanti a Carnesecchi. L’Atalanta prova a chiudere uomo su uomo con aggressività e gli azzurri tentano di approfittare negli spazi ma manca precisione da entrambe le parti. Poi al 25° arriva la rete bergamasca contestata dal Napoli: Myranchuk segna in mischia dopo un presunta spinta di Scamacca in area. Passano 4 minuti, prima Osimhen arriva solo con la punta e poi Politano trovano un Carnesecchi preciso a respingere. Un Meret imperioso in uscita evita il raddoppio al 31°. La gara si blocca per un quarto d’ora fino al raddoppio di Scamacca allo scadere di un primo tempo dove il Napoli mostra tutta la sua debolezza mentale, tattica e fisica di quest’anno.
Nel secondo tempo Calzona inserisce Zielinski e Ngonge per dare maggiore peso offensivo. Al 10° l’occasione migliore: palo del 20 polacco con uno splendido sinistro al volo e poi ancora legno su deviazione di Carnesecchi su tocco di Osimhen a spiazzare. Da quel momento sono tentativi sterili e l’ingresso di Lindstroem e Simeone con una formazione a 4 punte più Piotr ma l’Atalanta riesce a controllare senza patemi. Al 32° è ancora Osimhen a impegnare Carnesecchi che respinge di piede. Tre minuti dopo il duello si ripeto con il portiere orobico che nega la rete al nigeriano ancora una volta. La partita si chiude all’88° con Koopmainers che sigla la terza rete.
Si chiude qui la stagione 2023-2024 per la squadra Campione d’Italia. Le prossime otto gare servono per il tabellino. Lo spogliatoio è una sala di aspetto di un aereoporto dove in parecchi hanno le valigie già pronte per correre via da questa piazza. Si gioca contro un presidente che ha gestito in maniera scellerata il dopo scudetto con i procuratori, riuscendo a fare peggio contro le istituzioni sportive come Figc e Lega Calcio, per non parlare delle lite in diretta con le tv. Serve una rifondazione totale e come nell’estate del 2022 dovrà essere affidata a dirigenti competenti con il patron possibilmente in vacanza a Los Angeles.