Notte da incorniciare per Donte DiVincenzo, ormai titolare inamovibile dei New York Knicks. Il ventisettenne di Newark è stato il grande protagonista della quarantatreesima vittoria stagionale dei bluarancio, ottenuta sul parquet del Garden, contro i Detroit Pistons di Simone Fontecchio, regolati con il risultato di 124-99.
L’ex Villanova, voluto fortemente da Tom Thibodeau la scorsa estate, ha infatti messo su una prestazione da 40 punti, tirando con il 60% dal campo. Ma soprattutto, con ben undici triple messe a segno su 20 tentativi, la guardia dei Knicks ha stabilito un nuovo record di franchigia: nella storia dei bluarancio, infatti, nessun giocatore era riuscito a realizzare così tanti canestri dalla lunga distanza in una singola partita.
Il ventisettenne sta vivendo sicuramente la stagione migliore della sua carriera NBA, viaggiando ad una media di 15 punti ad allacciata di scarpe, tirando con il 39.5% da tre. Il tutto, guidando magistralmente, in entrambe le metà campo, il back court dei Knicks in coppia con Jalen Brunson, un altro ex Wildcat, proprio come Josh Hart: non è un mistero, d’altronde, che i due abbiano “consigliato” al coach l’acquisto della guardia di Newark, già campione NBA con i Bucks nel 2021.
Nel frattempo, mentre New York si avvicina sempre di più a staccare il pass per i playoff, nonostante l’assenza di Julius Randle, anche i tifosi italiani seguono con attenzione l’impressionante crescita della guardia classe 1997. La famiglia DiVincenzo, infatti, come facilmente deducibile, ha origini italiane: una caratteristica che ha fatto guadagnare al giocatore dei Knicks il soprannome di “The Big Ragù”. Cliché a parte, però, questo curioso particolare potrebbe ora regalare alla nazionale di Pozzecco un giocatore di altissimo livello, in grado di poter essere un costante problema per gli avversari in entrambe le fasi di gioco.
Lo stesso DiVincenzo, dinanzi alla possibilità di un futuro in azzurro, aveva dichiarato alla Gazzetta dello Sport: “Il mio agente sta parlando con la federazione, mio padre ci sta lavorando. Io ovviamente penso alla stagione con i Knicks ma devo dire che ho una gran voglia di misurarmi con la pallacanestro FIBA e covo da sempre il desiderio di giocare con la Nazionale Italiana. Sarebbe davvero stupendo poter rappresentare il Paese originario di buona parte della mia famiglia”.
Sembra alquanto complicato, però, che the Big Ragù riuscirà ad unirsi a Melli e compagni già da questa estate: le liste per il torneo pre-olimpico, infatti, devono essere ufficializzate entro la fine di aprile. Per ottenere il passaporto, dunque, l’entourage del giocatore e la FIP dovranno affrontare una vera e propria corsa contro il tempo. Stesso discorso vale naturalmente per Drew Eubanks, la cui madre è italiana, lungo dei Phoenix Suns.
La vicenda DiVincenzo, però, qualora ce ne fosse bisogno, ci mostra per l’ennesima volta quanto poco lungimirante sia la FederBasket guidata da Gianni Petrucci: un giocatore così, infatti, andava “avvicinato” alla maglia azzurra già ai tempi del college. Stavolta, la scusa dei tempi burocratici per ottenere i documenti non può reggere: e se Donte, in estate, non sarà in ritiro con la nazionale, allora qualcuno dovrebbe iniziare ad assumersi le proprie responsabilità. Sarebbe anche ora.