Vittoria più sofferta del previsto per l’Italia di Luciano Spalletti, che nella prima gara in terra statunitense supera il Venezuela per 2-1. Al Chase Stadium di Fort Lauderdale, gli azzurri scendono in campo con un 3-4-1-2 inedito, che proprio non riesce a dare i risultati sperati.
Dopo solo due giri di lancette, infatti, un rovinoso pallone perso a centrocampo dà il via alla ripartenza degli ospiti, che si guadagnano un calcio di rigore. Dal dischetto, però, Rondon non angola abbastanza, e Donnarumma riesce a deviare la conclusione tenendo il risultato sullo 0-0.

Scampato il pericolo, l’Italia prova a farsi vedere in avanti, ma il nuovo modulo proprio non sembra esaltare le caratteristiche dell’undici scelto da Spalletti: a ciò, ci si aggiunge la fisicità della formazione sudamericana, propensa a stendere gli avversari sistematicamente.
Nonostante una prova offensiva tutt’altro che brillante, al 40° l’Italia trova il vantaggio. Locatelli riesce ad intercettare un pallone calciato malissimo da Rafael Romo, verticalizzando per Cambiaso: l’esterno juventino serve quindi subito Mateo Retegui, che con una rasoiata perfetta incrocia all’angolino basso alla destra del portiere.
Neanche il tempo di riportare il pallone a centrocampo, che dopo 3 minuti gli azzurri ricambiano il favore: Donnarumma pasticcia in fase di costruzione dal basso, mettendo in difficoltà Bonaventura con un pallone non facile da gestire. Il centrocampista viola cerca un’apertura a memoria a destra, ma non si accorge che alle sue spalle stava arrivando Machìs: il calciatore venezuelano, con la porta totalmente vuota, non deve fare altro che appoggiare in rete l’1-1.
Nella ripresa, il ritmo degli azzurri non cambia: il giro palla è lento, gli attaccanti sembrano isolati e la nazionale non riesce a creare pericoli ad una difesa tutt’altro che impenetrabile. Poco dopo il sessantesimo, dunque, Spalletti decide di cambiare: si torna al 4-3-3, con Pellegrini, Barella, Zaniolo, Jorginho e Zaccagni che subentrano dalla panchina. Il primo squillo alla porta avversaria arriva proprio dall’esterno ex Roma, che calcia dai 30 metri trovando la risposta di Romo.
A 10 dal termine, Jorginho si mette in proprio e dopo una bella giocata al limite dell’area, serve Retegui all’altezza del dischetto. Il numero 9 è bravissimo a girarsi ed a scaricare il pallone alle spalle di Romo, siglando così la doppietta che porta l’Italia alla vittoria.

“Da un punto di vista di impatto fisico bisogna mettere qualcosa di più”, ha dichiarato il commissario tecnico nel post partita, “perché su alcune cose siamo superficiali. Siamo stati leggeri sul rigore e quando abbiamo preso gol. Abbiamo lavorato bene col 4-3-3 e non è mai un caso, perché qui si lavora non casualmente ma per dare una direzione. Bisogna alzare il livello”.
Sulla prestazione di Retegui, Spalletti ha invece affermato: “Chi fa gol fa sempre qualcosa più degli altri, lui però ha fatto una partita solida sotto molti aspetti. Ha tenuto bene la palla per fare muovere la squadra, ha finalizzato e ci ha dato anche una mano difensiva col suo colpo di testa e la sua fisicità. Ha fatto quello che doveva fare”. E chissà, dunque, se in questo ventilato pomeriggio in Florida, l’Italia abbia finalmente trovato il centravanti titolare per Euro2024.