Doveva essere la partita di Kvara e Osimhen. È stata la gara dei 17enni Yamal e Cubarsi. Il Napoli perde 3-1 contro un Barcellona che ha meritato di passare il turno nel computo delle due partite: e si chiude agli ottavi l’avventura Champions League. I catalani si sono mostrati più squadra e più decisiva nei uomini di esperienza come Lewandoski, Gundogan e Sergi Roberto. Disastrosa, invece, la gestione delle sostituzioni di Calzona: nel momento migliore del Napoli al 60° la squadra perde riferimenti e sceglie Lindstrom al posto di Raspadori. Olivera al posto di Mario Rui è inguardabile.
Nel primo tempo l’inizio è su ritmi altissimi come era prevedibile. Il Barcellona vuole subito il gol per poi ripartire in contropiede. Osimhen non approfitta di un paio di potenziali occasioni mentre Fermin è troppo libero tra le linee. Si trova al tiro per due volte ma la palla è fuori. Al terzo tentativo non sbaglia quando viene lasciato solo in area sul dischetto: 1-0 per i blaugrana. Il Napoli accusa il colpo e il Barca è letale in contropiede dopo due minuti: palo di Rapinha e ribattuta di Cancelo. Con il raddoppio gli azzurri vedono i fantasmi di un’imbarcata. Invece gli spagnoli rallentano e il Napoli nella prima manovra avvolgente trova lo spazio per Politano che passa a Rahamani: gol fotocopia contro il Sassuolo, 2-1 e giochi riaperti. Di Lorenzo dopo 5 minuti di testa trova un grande Ter Stegen che evita il pareggio. Gli spazi si aprono ma le due squadre non sfruttano i momenti di vantaggio numerico da una parte e dall’altra. Nel finale vola qualche cartellino giallo per falli tattici a Yamal e a Juan Jesus.
Nel secondo tempo il Napoli parte veloce e Kvara ammutolisce lo stadio quando il suo tiro a giro esce di pochissimo. Dopo pochi istanti c’è un fallo clamoroso in area su Osimhen: piede schiacciato ma misteriosamente arbitro e Var non vedono. Rapinha impegna Meret ma gli azzurri provano ad alzare ritmo e pressione poco prima dell’ora di gioco. I cambi sembrano disorientare il Napoli e sale in cattedra Meret che con tre parate tiene in piedi il Napoli fino alla mezz’ora. La palla limpida e irripetibile ce l’ha Lindstrom davanti a Ter Stegen: colpo di testa e palla incredibilmente fuori. Gol sbagliato, gol subito: è la legge del calcio. Lewandoski segna a porta vuota dopo una triangolazione in pieno stile Barca. All’88° Olivera colpisce la traversa per rendere ancora più amara la serata azzurra e nel recupero Kvara sfiora il palo.
Si chiude qui il sipario di una stagione fallimentare. Il primo responsabile è Aurelio De Laurentiis che ha agitato in modo irresponsabile la vigilia con lo scontro in diretta tv Sky dopo quello con Dazn. Campionato, Superacoppa, Coppa Italia e Champions League e ora anche l’agognato Mondiale per club. Servirà rifondare e aprire un nuovo ciclo decidendo anche una struttura societaria dove ci siano professionisti in grado di gestire e scegliere allenatori, calciatori e staff. La stagione dei Campioni d’Italia finisce qui.