Non basta un grande Kvara. La solita distrazione difensiva pregiudica ormai definitivamente qualsiasi possibilità di piazzamento Champions per il Napoli. Il Torino è arcigno e falloso, c’è un fallo su Osimhen da rivedere e anche la gestione dei cartellini ma gli azzurri tornano ad essere troppo “leggeri” e imprecisi dopo le ultime due vittorie. Calzona mostra nuove idee di gioco ma Zielinski è una scelta suicida che regala un uomo ai granata.
Nel primo tempo la gara inizia con un Toro subito aggressivo e falloso ai danni di Osimhen. Gli azzurri provano alcune sortite con Politano sulla destra ma i granata sono chiusi e pressano al limite del regolamento. Al quarto d’ora è Kvaraktshelia ad avere sul piede il pallone del vantaggio ma Milinkovic para clamorosamente. Si notano cambi di posizione tra Kvara e un Politano in palla nella prima frazione di gioco per non dare riferimenti e questo movimento crea spesso occasioni importanti. Al 28° il primo squillo del Toro arriva da Duvan Zapata, l’ex, che con tiro al limite impegna Meret in una super parata a terra nell’angolino. La gara dopo la mezz’ora si spegne con il Napoli che cala fino al guizzo di Kvara che di testa a botta sicura si vede parare per la seconda volta da Milinkovic Savic.
Nel secondo tempo il copione non cambia con gli azzurri che provano a mettere alle corde l’arcigna difesa granata. Il Napoli nei primi dieci minuti non trova il bandolo della matassa e sembra andare in affanno in un paio di disimpegni difensivi, facendo riaffiorare alcune distrazioni come nelle due precedenti gestioni. Al 60° arriva la giocata del campione con Kvara che lancia Mario Rui, il portoghese al bacio per il tiro al volo del georgiano ed è 1-0. Nemmeno il tempo di esultare per il Maradona che Sanabria segna un gollonzo davanti a Meret: da calcio d’angolo palla su Anguissa e il centravanti mette dentro, 1-1 e tutto da rifare per gli azzurri. Calzona mette dentro Traorè e Raspadori al posto di uno Zielinsky impalpabile e di Politano. Il Napoli prova l’assedio con Kvara e Osimhen che tirano da qualsiasi angolazione ma Milinkovic Savic riesce a salvare. All’88° c’è un fallo molto dubbio su Victor in area ma Orsato e nemmeno il Var hanno rilevato scorrettezza.
Ora c’è il Barcellona. In Catalogna serve la partita perfetta di un Napoli che quest’anno tutto ha mostra tranne che la perfezione. Errori, distrazioni, imprecisioni visti in campionato non sono ammessi in gare di questo livello. Sfumata la posizione Champions martedì gli azzurri proveranno a l’impresa. Provarci è ciò che chiedono i tifosi.