Il prossimo anno Lebron James spegnerà 40 candeline. Ma evidentemente lui non lo sa, perché altrimenti davvero non si spiegherebbe l’ennesima prestazione senza alcun senso logico della sua carriera, con la quale stanotte, praticamente da solo, ha portato i Lakers a battere i Clippers nel derby di Los Angeles.
Una gara che sembrava praticamente già finita, con i padroni di casa che fino al terzo quarto erano riusciti ad imporsi sui gialloviola, facendo valere la superiorità del loro roster, trascinati dai 26 punti di Leonard e dai 23 di Harden. Con 11 minuti e 40 secondi ancora da giocare nel quarto ed ultimo periodo, il tabellone della Crypto Arena diceva 98-77 Clippers. Poi, però, qualcosa è cambiato: sì, perché un uragano con il numero 23 ha semplicemente deciso di abbattersi sulla franchigia storicamente meno vincente di Los Angeles, mettendo in mostra tutto il suo infinito repertorio cestistico, con il quale delizia i tifosi di tutto il mondo da oltre vent’anni.
Cinque triple, due canestri da dentro l’area, per un totale di 19 punti solo nell’ultimo quarto, più di tutti i Clippers che ne realizzano 16, e quattro assist per Russell, Hachimura e Reddish: il tutto, difendendo su un fenomeno di nome Kawhi Leonard. Trascinati dal loro leader e uomo simbolo, i Lakers completano una folle rimonta, battendo i “cugini” con il risultato finale di 116-112.
Lo score personale di Lebron, a fine partita, recita invece 34 punti, 8 assist, 6 rimbalzi, 2 stoppate, 62% dal campo e 7/12 dalla linea dei tre punti. Il tutto a 39 anni e contro la quarta forza della Western Conference: praticamente un alieno.
La vittoria di stanotte consente ai gialloviola di consolidare il nono posto dell’Ovest, valido per la qualificazione ai play-in. Certo, i fasti di un passato glorioso sono, ad oggi, un lontano ricordo: ma questi Lakers sanno benissimo che, nei momenti di difficoltà, il loro numero 23 risponderà sempre presente.
Nella notte NBA, splendono ancora una volta le stelle europee: per i suoi 25 anni, Luka Doncic si regala una tripla doppia da 30 punti, 11 rimbalzi e 16 assist, grazie alla quale Dallas stende Toronto a domicilio (136-125), mentre Nikola Jokic manda KO Sacramento mettendo a referto 14 punti, 14 rimbalzi e 11 assist giocando praticamente in pantofole (117-96 Nuggets).
Grazie all’ennesimo trentello di Anthony Edwards, invece, i Minnesota Timberwolves battono Memphis 110-101, consolidando il loro primato nella Western Conference.