Pareggio a reti inviolate di una delle più brutte partite della stagione di Serie A. Lazio e Napoli hanno rinunciato non solo al gioco ma anche a tirare in porta. Gli azzurri in campo senza un attaccante di peso e con uno schema a trazione difensiva. Il primo tiro verso Provedel è arrivato solo dopo 1 ora. L’unica notizia degna di nota è la beffa degli ultras che con la squalifica in Curva nord si sono posizionati comodamente nei distinti e con tanto di striscione sfottò.
Nel primo tempo la gara è bloccata a centrocampo dove il traffico è intenso. La densità della linea a 5 di Mazzari ferma i biancocelesti mentre gli azzurri arrivati ai 16 metri si perdono senza un centravanti di peso. Il primo tiro arriva al 13° su sponda laziale con Isaksen ma è alto sulla traversa. Questa è l’unica sortita dell’11 di Sarri in mezz’ora di gioco ma il Napoli non riesce ad essere incisivo. La partita è brutta e noiosa, priva di azioni o giocate degne di nota. Scivola via una prima frazione dove i padroni casa hanno più paura del Napoli a sbilanciarsi un po’ per essere pericolosi.
Nel secondo tempo l’inizio è un gol in fuorigioco di Castellanos annullato subito dal guardalinee. Poi inizia a prendere campo il Napoli ma manca l’affondo e il riferimento in attacco per provare a impensierire Provedel. Dopo un’ora Mazzarri toglie Demme ma per inserire Gaetano e conferma che il primo è non prenderle all’Olimpico in una partita senza tiri per gli azzurri. La prima conclusione azzurra è di Gaetano al 66° con un bel tiro che finisce fuori. Dopo due minuti l’occasione buona è sui piedi di Raspadori che preferisce passare invece di tirare. La Lazio sembra in difficoltà ma l’allenatore del Napoli non rischia e non inserisce attaccanti a supporto di Raspadori e Politano. A dieci minuti dalla fine Ngonge sostituisce proprio l’ex Sassuolo mentre Lindostrom entra solo a 5 minuti dalla fine aumentando il mistero su questo calciatore pagato quasi 30 milioni. C’è spazio anche l’altro nuovo acquisto Dendoncker.
È stata una partita brutta, noiosa e a tratti inguardabile. La partita è stata impostata per uno 0-0 senza aver mai tirato una sola volta nello specchio della porta. Contro una Lazio timorosa e in difesa gli azzurri non sono riusciti mai a essere pericolosi. Mazzarri sceglie un 11 titolare senza un centravanti o un attaccante di peso e rinuncia a Lindostrom che diventa ormai un caso. In questo modo difficilmente si andrà in zona Champions o almeno il ritorno di Osimhen e il graduale inserimento di Ngonge, Traorè e Dendoncker potrebbe non bastare di fronte a come corre l’Atalanta o come tengono botta Bologna e Fiorentina. Serve più coraggio, serve segnare, serve vincere.