Una vittoria mazzarriana. Rahamani la risolve all’ultimo respiro in pieno recupero dopo una gara brutta e giocata male con brevi folate. Il Napoli ritrova gol e vittoria ma è ancora un “malato” da guarire.
Nel primo tempo il Napoli parte con ritmo alto per bucare il muro difensivo granata. È Cajuste il più attivo per creare azioni pericolose mentre la Salernitana in contropiede ci prova con due tiri senza pretese. Gli azzurri stentano a tirare in porta, l’azione offensiva si infrange ai 16 metri. Poi arriva la doccia gelata: Candrea sferra uno dei suoi tiri all’incrocio e Gollini battuto. Inizia l’incubo per squadra e tifosi. Il Napoli prova a reagire e attacca a testa bassa con Cholito più servito in area. Ed è proprio l’argentino a procurarsi il rigore confermato dal Var: Politano segna dopo 3 gare consecutive a secco, esplode il Maradona.
Nel secondo tempo il Napoli inizia bene nei primi dieci minuti. Si aprono più spazi, Simeone e Kvara provano a rendersi pericolosi. Poi con gli azzurri sembrano spegnersi e attaccano in modo confuso nonostante l’ingresso di Raspadori e il modulo più offensivo. È la Salernitana ad avere l’occasione più importante in contropiede con Golllini che toglie dal piede di Simy il gol del vantaggio. Nel finale il Napoli prova il forcing e Kvara si sveglia dal torpore con un’azione travolgente ma il suo tiro viene deviato fiori di un soffio. Nel recupero il georgiano fa tutto da solo ma Ochoa gli strozza il gol con il piede. All’ultimo respiro su una punizione Ochoa viene ostacolato da un compagno e Rahamani la butta dentro facendo esplodere il Maradona.
Sono state le seconde linee a dare un contributo su grinta e cattiveria: Simeone, Demme e Zerbin entrati nella ripresa. Questa squadra ha bisogno di acquisti, almeno 4-5 tra difesa e centrocampo. Soprattutto ha bisogno di una mentalità fuori dalle polemiche e i mal di pancia per i rinnovi. Con la Lazio mancherà Kvara e chissà se si risolverà il mistero Lindstrom, oggetto sconosciuto del mercato estivo. Vedremo se gol e vittoria daranno tranquillità o il vento d’Arabia sarà salutare per una Supercoppa lontana da Napoli.