Un Napoli vergognoso e inguardabile con il suo allenatore in stato confusionale. Un bel Toro vince meritatamente contro gli azzurri mai in campo che sbagliano un gol fatto nell’unica azione e perdono la testa con il neoacquisto Mazzocchi: espulso dopo appena 4 minuti al suo esordio. Il mister sbaglia formazione e sul terreno di gioco scendono 11 calciatori con la testa ai rinnovi e, probabilmente, alle vacanze appena finite. Di fronte si apre il baratro di una crisi profonda o addirittura irreversibile che deve far guardare con preoccupazione alla classifica.
Nel primo tempo parte bene il Toro, male gli azzurri che subiscono pressing e qualche folata offensiva. Su un rimpallo è Zapata che rischia di segnare ma Gollini para. Al 20° è Vlasic che sbaglia la rete su assist di Bellanova. Il Napoli non riesce a tirare in porta e lo al 25° sbagliando un gol praticamente fatto: è Raspadori a divorare il vantaggio. Gli azzurri stentano ma riescono a mangiarsi un altro gol con un inguardabile Zelinsky: bella finta e poi il polacco crolla a terra. Poi puntuale arriva la legge del calcio: i granata passano meritatamente in vantaggio con Sanabria nell’azione successiva. La prima frazione di gioco racconta che il Napoli non c’è e che Mazzarri non ci sta capendo molto.
Nel secondo tempo entra Mazzocchi, il neoacquisto ed è un patatrac il suo esordio: dopo una bella discesa compie un fallaccio pericoloso, rosso per il napoletano. Notte fonda allo stadio Olimpico di Torino, soprattutto perché dopo 2 minuti i granata raddoppiano. In inferiorità numerica e sotto di due reti. La partita, praticamente, finisce qui per il Napoli ma non per il Toro che fa il terzo gol con Bongiorno.
In questo disastro societario, tecnico e tattico l’unica notizia positiva è il futuro. In tribuna la presenza di Antonio Conte accende la speranza in questa situazione che non ha precedenti per una squadra campione d’Italia. In queste condizioni, senza Osimhen per un mese, la Supercoppa italiana rischia di essere un’agonia e la gara contro il Barcellona un’imbarcata storica. Servono interventi choc, un ritiro lungo e mandare via chi non ha più voglia di rimanere. Salvate il salvabile e costruire la prossima stagione.