Nella lunga notte NBA, i New York Knicks di Tom Thibodeau si aggiudicano la classica della Eastern Conference, battendo al Garden i Chicago Bulls, in una partita che da sempre rievoca le grandi sfide del passato. Certo, non stiamo parlando dei Bulls di Michael Jordan e Scottie Pippen né tantomeno dei Knicks di Pat Ewing e John Starks, eppure la gara tra le due franchigie, nel tempo, non perde mai il suo fascino.
Stavolta, ad avere la meglio sul parquet dell’iconico palazzetto della Grande Mela sono stati i padroni di casa, alla seconda vittoria di fila in questo 2024. La partita è stata molto equilibrata nei primi due quarti, con i Bulls che sono andati all’intervallo lungo sopra di 4 lunghezze, trascinati dai 26 punti di un Coby White sempre più costante e dai 28 del solito DeRozan. Ennesima doppia doppia da 13+16 rimbalzi, invece, per Andre Drummond, che a Chicago sembra finalmente aver trovato la sua dimensione.
Nel terzo periodo, però, New York piazza il break decisivo: a guidare i bluarancio ci pensa l’ormai consolidato duo composto da Jalen Brunson, autore di 31 punti e 13 assist, e Julius Randle, che chiude la gara a quota 35 punti, 6 rimbalzi e 4 assist. Una volta raggiunto il vantaggio in doppia cifra, i Knicks non si guardano più indietro, vincendo l’incontro 116-110. Gli uomini di Thibodeau, ora, giocheranno le prossime due partite lontano da Broadway, più precisamente a Philadelphia ed a Washington, dove tenteranno di continuare la loro corsa playoff.
Nella lunga notte NBA, gli Indiana Pacers battono ancora una volta i Milwaukee Bucks, stavolta tra le mura amiche: nemmeno a dirlo, a guidare i gialloblu al trionfo ci pensa un immarcabile Tyrese Haliburton, che con 31 punti e 12 assist si riconferma come la bestia nera di Giannis e compagni. Nonostante i 26+11 del greco ed i 23 di Lillard, i Bucks cadono 142-130.
Servono ben due overtime ai Sacramento Kings per avere la meglio sugli arrembanti Orlando Magic, una delle sorprese di questa stagione. In una partita infinita, i californiani trovano in Malik Monk l’eroe della serata: uscendo dalla panchina, infatti, l’ex Lakers realizza 37 punti. Ai Magic non basta l’ennesima prestazione super di Paolo Banchero, costretto a vedersi sfuggire la vittoria nonostante i 43 messi a referto. Termina al supplementare anche la sfida tra Utah Jazz e Detroit Pistons, vinta da Fontecchio e compagni per 154-148. L’azzurro, ormai sempre più protagonista della farnchigia di Salt Lake City, resta in campo 35 minuti, realizzando 16 punti con il 54% dal campo.
Cadono nuovamente in casa, invece, i Los Angeles Lakers, aggrappati sempre di più alle prestazioni di Anthony Davis. Contro i Miami Heat, non è bastata la doppia doppia da 29+17 del numero 3: nonostante l’assenza di Jimmy Butler, infatti, tutti gli 8 giocatori impiegati da Spoelstra sono andati in doppia cifra, espugnando L.A per 110-96. Vittorie casalinghe infine per Atlanta, Cleveland, Dallas e Houston che battono rispettivamente OKC, Washington, Brooklyn e Portland, mentre Toronto, Clippers e New Orleans si regalano il successo in trasferta, regolando Memphis, Phoenix e Minnesota.