E’ iniziato con una vittoria pesantissima e, soprattutto, tra mille interrogativi il 2024 dei New York Knicks. Poco prima di dire addio ad un 2023 in cui la squadra è tornata finalmente ad essere protagonista ai playoff, infatti, i bluarancio hanno salutato due giocatori chiave come RJ Barrett ed Immanuel Quickley, “trasferitisi” a Toronto.

In questa trade improvvisa, che ha sicuramente colto di sorpresa i tifosi e gli appassionati in generale, New York si è assicurata le prestazioni di OG Anunoby, solida ala piccola che potrebbe adattarsi alla perfezione agli schemi di coach Thibodeau. Nonostante ciò, almeno nelle prime ore, lo scambio con i Raptors, che ha portato a New York anche Flyn ed Achiuwa, ha lasciato parecchio perplessi i tifosi della Grande Mela, che si sono visti costretti a salutare un talento puro come Barrett e un probabile futuro 6th man of the year come Quickley, un ragazzo in grado di cambiare l’inerzia delle partite partendo dalla panchina.
E le sorprese potrebbero non finire qui: stando alle ultime indiscrezioni, infatti, la tanto discussa dirigenza dei Knicks, che negli anni è stata spesso protagonista di trade senza alcun senso logico, starebbe seriamente pensando di mettere sul mercato un altro pezzo pregiato del quintetto titolare, Julius Randle, leader offensivo della squadra. Se dovessero riuscire a scambiare il numero 30, infatti, i Knicks libererebbero lo spazio salariale necessario per potersi poi assicurare un top player, o comunque un All star, da affiancare a Jalen Brunson.
Ciò che è certo, però, è che ad oggi, i rumors di mercato non hanno distratto in alcun modo gli uomini di Thibs dal basket “giocato”. Lo dimostra, d’altronde, la grande prestazione dell’ultima notte, durante la quale i Knicks hanno battuto al Garden i Minnesota Timberwolves, capolista della Western Conference. Ottimo l’esordio di Anunoby, che ha chiuso la sua partita con 17 punti, 6 rimbalzi e 2 palle rubate, tirando 7/12 dal campo. A prendersi le luci dei riflettori, però, è stato il solito Randle, autore di una prestazione clamorosa da 39 punti e 9 rimbalzi. Nonostante i 35 di Anthony Edwards, dunque, i T’Wolves sono stati costretti ad arrendersi ai padroni di casa, impostisi per 112-106.
Il trionfo su Minnesota, inoltre, consente a Tom Thibodeau di diventare il quinto coach con più vittorie nella storia della franchigia, a quota 143. Mentre la dirigenza continua a sondare il mercato, dunque, sul campo i Knicks continuano la loro corsa verso la qualificazione ai prossimi payoff.
Nella ricca notte NBA, vincono in casa anche i Raptors che con i 14 punti di Quickley ed i 19 di Barrett, originario proprio di Toronto, battono 124-121 i Cleveland Cavaliers. A Milwaukee, invece, i Bucks cadono nuovamente sotto i colpi di Tyrese Haliburton, che con 26 punti guida Indiana al successo per 122-113.
Notte da assoluto protagonista anche per il nostro Simone Fontecchio: grazie anche ai 24 punti dell’azzurro, infatti, i Jazz strapazzano Doncic ed i Mavs, regolati 127-90. Ennesima vittoria in ciabatte per i Nuggets, che con il 13+11 di Jokic, che tira con l’85% dal campo, ed i 25 di Murray stendono Charlotte 111-93. Cadono in trasferta, infine, gli Heat e, neanche a dirlo, i Pistons, battuti rispettivamente da Clippers e Houston.