Notte fonda per il Napoli. Gioca male, malissimo, all’Olimpico senza mai tirare in porta. La Roma approfitta della superiorità numerica e sfrutta il primo tiro in porta. Politano perde la testa e il nervosismo fa da padrone in una squadra senza più bussola e motivazioni.
Nel primo tempo la gara è come previsto brutta e tignosa. Il Napoli fa uno sterile possesso palla ma non tira mai in porta a parte un tentativo in sforbiciata di Osimhen che finisce fuori. La Roma è aggressiva e fallosa, Bove è il più pericoloso con un tiro che scheggia la traversa e poi l’occasione d’oro: a due passi si fa parare da un grande Meret. Fioccano le ammonizioni, compresi i due vulcanici allenatori: siparietto tra Mouronho e Kvara, dopo un battibecco i due si abbracciano.

Nel secondo tempo la gara resta inguardabile con il non gioco e due squadre che pensano a non prenderle. Poi arriva la svolta. Politano si fa espellere per un ingenuo fallo di reazione su Zalensky. Poco dopo la Roma segna con Pellegrini dopo una carambola dopo il primo tiro in porta della ripresa. Poi è la volta di Osimhen a beccare due gialli in 10 minuti e il Napoli resta in 9. Lukaku raddoppia nell’ultimo minuto di recupero.
Oggi il Napoli ha giocato la peggiore partita. Incapace di fare un solo tiro in porta e ripiegando su stesso con calciatori confusi, svogliati e privi di fame. Occorre intervenire a gennaio per capire come gettare le basi di una rifondazione che probabilmente inizierà con la cessione di Osimhen a giugno. Poi serve una società capace di ritrovare una programmazione tecnica adeguata.