Ci volevano i due campioni. Osimhen e Kvara hanno battuto il colpo nel momento più complicato in una gara difficile e con la porta stregata. Victor fa capire perché ha vinto il pallone d’oro d”Africa nell’azione del 2-1. Che poi fosse una partita da thriller è stato anche il rinvio di mezz’ora per il danno alla copertura con il vento forte su Napoli.
Nel primo tempo il Napoli ha il comando del gioco. Ci provano tutti, Kvara e Osimhen in particolare ma manca sempre la precisione e l’ultimo passaggio nella sedici metri. Il Cagliari si affaccia solo dopo 20 minuti in contropiede e con un tiro pericoloso di Augello. Gli azzurri ci provano in tutti i modi e prendono il palo sul colpo di testa di Rahamani. Cajuste invece spara alto in area dopo un bel dribbling. Dopo la mezzora diventa quasi un assedio quello dei campioni d’Italia. A fine primo tempo su l’unica occasione limpida per i sardi è Meret a salvare su Nandez con una grande uscita. La partita si innervosisce per una gestione caotica dei cartellini gialli dell’arbitro non i cagliaritani autori di continui falli sugli azzurri.
Nel secondo tempo il copione si ripete ma il Napoli è più nervoso. Mazzarri mette dentro Raspadori e Mario Rui. Proprio il portoghese dal cilindro sferra il cross per Osimhen che imperioso batte Scuffet. Passano due minuti e arriva il solito errore: Rahamani si perde Luvumbo neo entrato che crossa e Pavoletti realizza con Juan Jesus indeciso. Ancora due minuti e Osimhen di prepotenza sfonda in area e passa a Kvara: questa volta il georgiano non sbaglia, palo e rete. Poi Politano segna anche il terzo ma viene inspiegabilmente annullato. Tanta sofferenza fino al 97° ma torna la vittoria allo stadio Maradona.
La squadra sta trovando la sua compattezza e ha saputo reagire alla porta stregata contro un Cagliari ringhioso. Bisogna migliorare in difesa perché ogni cross semina il terrore e il ritorno di Mario Rui può aiutare molto per la sua esperienza. Ora appuntamento a martedì per la Coppa Italia contro il Frosinone.