Le luci dei riflettori della NBA tornano ad illuminare Las Vegas, in occasione dell’inizio della Final Four dell’In-Season Tournament.
La prima semifinale della notte, se l’aggiudicano i sempre più sorprendenti Indiana Pacers, ancora imbattuti in coppa, che, dopo aver eliminato i favoritissimi Boston Celtics, mandano a casa i Milwaukee Bucks di Giannis Antetokounmpo e Damian Lillard.
A trascinare il quintetto di Rick Carlasle, naturalmente, ci pensa ancora una volta un Tyrese Haliburton formato MVP, un giocatore che in questa stagione è praticamente immarcabile per le difese avversarie, capace non solo di segnare a piacimento ma anche di mettere in ritmo i propri compagni. Dopo aver steso Boston con una tripla doppia due giorni fa, il ventitreenne si ripete contro la franchigia del Wisconsin, chiudendo la propria partita con 27 punti, 7 rimbalzi e 15 assist. Alla corazzata Milwaukee non bastano i 37+10 del suo Dio greco, né i 24 di Dame Dolla: con un quarto periodo da 37 punti, infatti, Indiana rimonta gli avversari e vince la partita sul 128-119, qualificandosi alla finalissima di sabato.
Con il miglior attacco della lega, un gioco dinamico e veloce ed un fuoriclasse assoluto in cabina di regia, i Pacers stanno dimostrando, gara dopo gara, di poter dire la loro in ogni contesto e contro qualsiasi avversario. Sabato, dall’altro lato del campo, Haliburton e compagni troveranno i Los Angeles Lakers, che nella notte hanno strapazzato i New Orleans Pelicans in una partita che, di fatto, è durata poco più di un quarto di gioco.
Può succedere, d’altronde, quando a dare spettacolo sul parquet c’è un signore che di nome fa Lebron e di cognome James. Il numero 23, che a breve compirà 39 anni, dopo i già incredibili numeri messi su in occasione della sfida con Phoenix, si e ci regala una delle prestazioni migliori della sua infinita carriera. Stavolta, al Re sono bastati poco più di 22 minuti per mettere KO i malcapitati Pelicans: James ha realizzato 30 punti, 5 assist e 8 rimbalzi, con il 96.6% di true shooting e tirando con 9 su 12 dal campo, 4 su 4 da tre punti e 8 su 8 ai liberi. Naturalmente, stanotte è diventato il giocatore più veloce della storia a raggiungere queste cifre.
Nonostante un buon avvio, dunque, Ingram e compagni non hanno potuto fare altro che inginocchiarsi dinanzi allo strapotere fisico e tecnico di Lebron, che porta i Lakers alla finalissima dell’In-Season Tournament.
L’ultima volta che Los Angeles ed Indiana si erano ritrovate l’una di fronte l’altra in una finale era il 2000. Al tempo, in palio c’era il titolo NBA: fu la prima storica vittoria di Kobe e Shaq, quella che diede il via alla loro dinastia, che riuscirono ad avere la meglio sui Pacers di Reggie Miller, allenati per giunta da Larry Bird, bandiera dei Celtics e “nemico” storico dei gialloviola. 23 anni dopo l’ultima volta, dunque, le due squadre stavolta si contenderanno la prima NBA Cup della storia.