Il Napoli gioca (un tempo), l’arbitro sbaglia e l’Inter segna. Massa è stato disastroso non vedendo un fallo evidente su Lobotka e un rigore netto su Osimhen: altre conseguenze delle tensioni con Federazione e Lega Calcio del patron Aurelio. Poi ci sono i blackout, una squadra che dal dominio passa a vere e proprio amnesie fisiche e mentali: su questo l’allenatore deve lavorare dopo un 3-0 troppo severo. Il Maradona diventa un tabù con la quarta sconfitta interna stagionale.
Nel primo tempo il Napoli parte benissimo e Sommer compie un miracolo su un tiro forte di Elmas. La partita è combattuta a centrocampo ma l’Inter non punge con un gol annullato a Thuram per fuorigioco. Sono gli azzurri a provarci ancor ancora con Elmas ma il portiere nerazzurro para di nuovo. Dove l’estremo difensore tedesco non può nulla ci pensa la traversa a respingere il bellissimo tiro di Politano. Il Napoli sembra in controllo ma coma capita spesso quest’anno gli avversari al primo tiro in porta segnano: al 44° è Chalanoglu che beffa Meret ma inizio azione c’è un evidente fallo di Lautaro su Lobotka. Allo scadere gli azzurri vanno in svantaggio in modo completamente immeritato.
Nel secondo tempo il Napoli ci prova ma è ancora l’arbitro protagonista: non va al Var per un pestone di Acerbi su Osimhen e resta un nuovo dubbio sulla decisione di Massa. Poco dopo la beffa per gli azzurri, doppio rimpallo e Barella raddoppia con il secondo tiro in porta della partita. Il Napoli, però, sparisce per venti minuti dal campo fino a quando non si risveglia Kvara ma è troppo poco. Il 3-0 di Thuram è una mazzata troppo severa per una squadra che aveva dominato un tempo intero.
A viziare la gara è un errore incomprensibile dell’arbitro. Il fallo di Lautaro ricorda quello di Milik sempre su Lobotka su Juve-Napoli del 23 aprile scorso: la rete di Di Maria fu annullata, qui no e non si capisce perché. Per quanto riguarda il calcio giocato resta la debolezza mentale della squadra che ha delle amnesie durante il match anche quando sembra in dominio. Mazzari deve lavorare su questo e capire quali danni siano stati prodotti tra il ritiro e l’inizio campionato, oltre a valutare la condizione fisica. Addio alla zona scudetto, ora serve puntare al quarto posto e agli ottavi di Champions. Ci sarà tempo per analizzare gli errori di tutti, a iniziare dal presidente De Laurentiis.