Svolta storica per il nostro calcio. E’ infatti iniziato ufficialmente il countdown per il lancio della nuova piattaforma anti pirateria, che si appresta a diventare operativa, orientativamente, entro venerdì 7 dicembre.

Il nuovo network previsto dal Decreto Legge Caivano avrà il compito di individuare e bloccare in poco più di 30 minuti i siti streaming che trasmettono illegalmente le partite. Come riportato da “Calcio e Finanza”, la piattaforma potrebbe essere inaugurata in occasione del big match tra la Juventus ed Il Napoli, in programma proprio venerdì prossimo, alle 20.45 italiane.
Stando ai dati della “Gazzetta dello sport”, il cosiddetto “pezzotto” ha procurato al nostro calcio delle perdite annuali che si aggirano intorno ai 400 milioni di euro. Negli ultimi mesi, dopo l’approvazione da parte del Parlamento della nuova legge anti pirateria, la piattaforma è stata testata dall’Agcom. Una volta pienamente operativa, quest’ultima sarà in grado di bloccare gli IP illegali rilevati, permettendo inoltre alla Guardia di Finanza ed alla Polizia postale di risalire alle persone che usufruiscono di tali servizi per guardare gli eventi sportivi.
“Saremo in grado di bloccare i segnali illegali di trasmissione degli incontri di Serie A, interrompendo le visioni pirata entro 30 minuti dalla segnalazione”, aveva dichiarato qualche giorno fa alla Gazzetta Luigi De Siervo, amministratore delegato della Serie A, “La fattiva collaborazione fra Agcom, Agenzia della cybersicurezza, Lega Serie A e Fapav vuole altresì sensibilizzare gli utenti pirati sui rischi concreti che derivano, a seguito della legge recentemente approvata, dalla visione illegale di contenuti, affidando a operatori criminali i propri dati personali. Questa criminalità diffusa aiuta la mafia, la camorra e la ‘ndrangheta, non certo quattro ragazzini”.
“Dobbiamo impegnarci tutti in una battaglia vera che è soprattutto italiana, visto che nel nostro Paese abbiamo reso sistematico il pezzotto” ha poi aggiunto in settimana lo stesso De Siervo, “In questo modo, il calcio italiano perde un milione di euro al giorno. La mancanza di risorse impedisce di completare investimenti sistemici come quelli su infrastrutture ma anche sull’acquisto di giocatori che facciano sognare maggiormente i tifosi”.
Sulla questione è inoltre intervenuto Stefano Azzi, Ceo di Dazn, la piattaforma che detiene i diritti televisivi della massima serie italiana. Quest’ultimo ha infatti spiegato: “Il pubblico di consumatori che fruisce illegalmente dello sport, nel nostro Paese, è per lo più concentrato tra coloro che hanno un livello di istruzione più elevato e tra coloro che hanno una occupazione. Ciò testimonia il fatto che la pirateria è un qualcosa di socialmente accettato”.