Notte NBA da incorniciare al Madison Square Garden, dove i New York Knicks portano a casa una vittoria pesantissima contro i Miami Heat.
Una partita punto a punto per i primi due quarti, contraddistinti dall’equilibrio assoluto, grazie anche alla efficienza delle due difese. Nel terzo periodo, gli ospiti, guidati dai 23 punti di Jimmy Butler e dai 21 di Adebayo, sembrano trovare l’affondo decisivo, prendendo il largo e scappando addirittura sul +16 a 12 minuti dal termine.
Nel quarto ed ultimo periodo, proprio quando quasi tutti si aspettavano il classico Garbage Time, i Knicks danno il via alla rimonta: l’uomo che rimette nuovamente in partita l’intero Garden è Immanuel Quickley, come al solito pedina fondamentale per coach Thibs in uscita dalla panchina. Il numero 5 infila un paio di tiri uno dietro l’altro, riportando i bluarancio sulla scia di Butler e compagni. Subito dopo, è Jalen Brunson a gestire il ritmo dell’attacco newyorkese ed a realizzare una serie di jumper mancini che rimettono nuovamente il risultato in discussione. Il pareggio, invece, lo firma RJ Barrett, con una entrata di potenza su cui la difesa di Spoelstra non può nulla. Il colpo del KO, infine, lo realizza ancora una volta Brunson, in un 1vs1 concluso con la solita pennellata mancina dai 7 metri che trova il fondo della retina, mandando in visibilio il pubblico di casa.
L’ultimo tiro della gara però, sul 100-98 in favore di New York, è di Miami: con 11 secondi ancora da giocare, Jimmy Butler si prende il più classico degli isolamenti, ma la sua conclusione da 3 punti gira intorno al ferro ed esce. Grazie ad un immenso quarto periodo, durante il quale hanno subito solo 11 punti, i Knicks si aggiudicano dunque la nona vittoria stagionale, battendo un avversario di assoluto livello. La partita, valida anche per la terza giornata di NBA Cup, consente ai bluarancio di agganciare il secondo posto del girone B, alle spalle dei Bucks. Grazie ai 24 punti di JB, ai 20 di Quickley ed ai 18 di Barrett, dunque, i Knicks posso ancora sognare le Final 4 di Las Vegas.
Nella ricca notte NBA tornano finalmente alla vittoria anche i Golden state Warriors, reduci da un periodo difficilissimo, caratterizzato da infortuni, squalifiche ed una sfilza di KO. Contro gli Spurs del giovane Wembanyama, autore di 22 punti e 9 rimbalzi, i gialloblu, nemmeno a dirlo, vengo trascinati dalle solite magie di Steph Curry formato MVP. Il numero 30 chiude la sua gara a quota 35 punti, tirando con il 55% dal campo ed il 50% da 3. Un marziano, che negli anni ci ha semplicemente abituati a giocate, numeri e cifre spaziali. Guidati dal loro leader, i Warriors battono Wemby e soci 118-112.
Vittoria in trasferta, invece, per i Sacramento Kings, che a Minneapolis battono 124-111 i T’Wolves di Anthony Edwards, mandando quattro quinti del quintetto in doppia cifra. Cadono lontano da casa, invece, i Boston Celtics, sconfitti dai sorprendenti Orlando Magic, che in Florida si impongono per 113-96, guidati dai 23 punti di Paolo Banchero.
Nel frattempo, sono stati ufficializzati i nomi delle prime squadre che hanno superato il primo turno della NBA Cup: al momento, le franchigie in questione sono solo due, gli Indiana Pacers del fenomenale Tyrese Haliburton, ed i Los Angeles Lakers di Lebron James, divenuto, poche sere fa, il primo giocatore della storia ad aver raggiunto quota 39.000 punti.