Si fermano i campionati di calcio, in vista delle imminenti gare valide per le qualificazioni agli Europei del 2024. Torna dunque in campo la nazionale azzurra guidata da Luciano Spalletti, che venerdì sarà di scena, per la prima volta sotto la nuova gestione tecnica, allo stadio Olimpico di Roma.
Un impianto che per ben sei anni è stata praticamente la seconda casa dell’allenatore toscano, prima amato e poi contestato dalla tifoseria di casa, sponda giallorossa naturalmente. Dopo la sconfitta a Wembley con l’Inghilterra, la selezione italiana sa bene di non poter fallire in alcun modo i prossimi due appuntamenti. L’Europeo di Germania deve essere necessariamente un punto di ripartenza per il nostro calcio, soprattutto dopo la mancata qualificazione al mondiale 2022.

Ironia della sorte, venerdì sera all’Olimpico gli uomini di Spalletti dovranno vedersela proprio con la Macedonia del Nord, la squadra che nel marzo del 2022 eliminò la nazionale, al tempo allenata da Roberto Mancini, dai playoff validi per l’accesso alla coppa del mondo. Nella gara d’andata, Elmas e compagni avevano fermato gli azzurri sull’1-1, “rovinando” l’esordio da commissario tecnico di Spalletti. Per la sfida di ritorno, l’ex allenatore del Napoli campione d’Italia dovrà fare a meno di Meret, Calabria, Toloi e Locatelli, tutti alle prese con infortuni di vario genere. A questi ultimi, inoltre, potrebbero aggiungersi Bryan Cristante ed Andrea Cambiaso, non al meglio dopo gli ultimi impegni di campionato.
Restano a disposizione de mister toscano i portieri Donnarumma, Provedel e Vicario; i difensori Acerbi, Bastoni, Buongiorno, Darmian, Di Lorenzo, Dimarco, Gatti e Toloi; i centrocampisti Barella Bonaventura, Colpani, alla prima convocazione in azzurro, Frattesi e Jorginho, e gli attaccanti Berardi, Chiesa, El Shaarawy, Kean, Politano, Raspadori, Scamacca e Zaniolo. Una vittoria con i macedoni, potrebbe portarci al secondo posto del girone C, a pari punti con l’Ucraina, che dovrà vedersela con l’Inghilterra. In ogni caso, saremo certi della qualificazione ad Euro 2024 solo al termine della sfida con la nazionale gialloblu, che andrà in scena a Leverkusen, in Germania, nella serata di lunedì.
“Se provo paura pensando più alla gara con Macedonia del Nord o a quella con l’Ucraina? La paura ce l’abbiamo sempre al fianco”, ha dichiarato in conferenza stampa il c.t, “ci camminiamo insieme, bisogna conviverci ma è un’emozione come tante. E ora andiamo a tentare a vincere la prima partita, anche perché riuscirci ci darebbe un vantaggio per la seconda. Contro l’Inghilterra, nonostante la sconfitta per 3-1, ho visto molti fasci di luce, non mi sono trovato in un buio intenso. E per preparare questi 180 minuti che valgono la qualificazione lavoreremo sia sul fisico sia sulla testa”.

In occasione del suo ritorno nella capitale, inoltre, l’allenatore della selezione italiana incontrerà Francesco Totti, ex capitano e leggenda della Roma. Nel corso degli anni il loro rapporto è stato caratterizzato da numerosi alti e bassi: durante la prima esperienza di Spalletti sulla panchina giallorossa, 2005-2009, i due erano legatissimi. Situazione totalmente diversa tra il 2016 ed il 2017, quando l’allenatore tornò alla Roma e la carriera del capitano era quasi giunta al termine. Durante quella stagione, in seguito a numerosi litigi e screzi, i due a malapena si rivolgevano la parola. Nelle ultime settimane, è stato lo stesso Totti a dichiarare di voler ricucire lo strappo con il suo ex mister: il tecnico non se lo è lasciato ripetere due volte. Giovedì pomeriggio, i due si incontreranno presso l’ospedale pediatrico “Bambin Gesù” di Roma, dove faranno visita ai piccoli tifosi presenti.