Cinque partite, 15 punti, 14 gol fatti ed uno subito. E’ questo l’incredibile ruolino di marcia dell’Inter di Simone Inzaghi, assoluta protagonista di questo avvio di stagione.
I nerazzurri guidano in solitaria la classifica della Serie A a punteggio pieno, trovando la quinta vittoria consecutiva ad Empoli, contri i padroni di casa chiamati a reagire dopo le 7 sberle prese dalla Roma e l’esonero di Zanetti. I toscani hanno disputato una buonissima partita contro una squadra di una categoria chiaramente differente, che stavolta è riuscita ad imporsi grazie alle giocate dei suoi singoli. A decidere la gara del “Castellani”, infatti, è stata una magia di Federico Dimarco, sempre più uomo chiave dell’undici milanese in entrambe le fasi di gioco. Con un siluro mancino da fuori area ad inizio ripresa, l’esterno della nazionale italiana butta giù la porta difesa da Berisha, regalando ad Inzaghi la vittoria e la testa della classifica in solitaria.
Nonostante le fatiche di Coppa, l’Inter sembra non sbagliare un colpo: quella del “Castellani” è stata una vera e propria di maturità e di forza, con la quale i neroazzurri hanno confermato di essere i principali favoriti per la vittoria dello scudetto. Ad oggi, l’unica squadra che, seppur a fatica, cerca di tenere il passo della prima della classe, è sicuramente il Milan di Stefano Pioli. Dopo la “manita” subita al derby, i rossoneri sono tornati alla vittoria, battendo di misura a San Siro un ottimo Hellas Verona, che forse avrebbe meritato qualcosa in più. Dopo le feroci critiche post derby e post Champions League, è stato proprio Rafa Leao a realizzare l’unico gol della partita, infilando a tu per tu l’incolpevole Montipo. Una prestazione sicuramente non brillante quella dell’undici di Pioli, che riesce però ad assicurarsi i 3 punti ed a restare aggrappato alla scia dei cugini neroazzurri.

(Ansa)
Pesantissimo KO in trasferta, invece, per la Juventus, sconfitta per la prima volta in stagione dal Sassuolo, che a Reggio Emilia si impone per 4-2. Una papera clamorosa di Szczesny regala a Lauriente il gol del vantaggio dopo soli 12 minuti, ma al ventesimo i bianconeri pareggiano con l’autorete di Vina. Mimmo Berardi riporta in avanti i padroni di casa in chiusura di primo tempo: a 12 dalla fine, è Chiesa a rimettere tutto in discussione. All’ottantaduesimo, Szczesny non riesce a smanacciare nel migliore dei modi una conclusione di Lauriente: sulla ribattuta, arriva per primo Pinamonti, che di testa sigla il 3-2. In pieno recupero, la Juve crolla definitivamente, con Federico Gatti che diventa lo sfortunato protagonista di uno degli autogol più goffi visti negli ultimi anni. Prima sconfitta dunque per gli uomini di Allegri, che restano al quarto posto a quota 10.
Continua il momento no di Lazio e Napoli. L’undici di Sarri non riesce ad andare oltre l’1-1 contro l’ottimo Monza di Raffaele Palladino: al rigore trasformato da Immobile, infatti, risponde Gagliardini, autore di una buonissima prestazione. Al triplice fischio, l’Olimpico fischia i padroni di casa, autori della peggior partenza in campionato degli ultimi 22 anni. Pareggio a reti inviolate, invece, per il Napoli, che sbatte su un solidissimo Bologna. Al “Dall’Ara”, i campioni d’Italia colpiscono un palo nel primo tempo con Osimhen, che a 17 dal termine sbaglia clamorosamente anche un calcio di rigore. Come se non bastasse, il centravanti nigeriano, una volta sostituito, trova anche il tempo per urlare in facci al proprio allenatore, Rudi Garcia, additato dalla piazza partenopea come il principale responsabile di un avvio di stagione tutt’altro che esaltante. Ad oggi, sono già 7 i punti che dividono gli azzurri dall’Inter capolista.
Grande occasione sprecata, infine, per la Roma, che va ad un passo dal battere il Torino di Juric, una delle squadre più in forma del momento. I giallorossi sbloccano la gara al minuto 68, con il terzo gol consecutivo di Romelu Lukaku. A 5 dal termine, però, la difesa di Mourinho, sugli sviluppi di una punizione per i granata, lascia tutto solo l’uomo più pericoloso, Duvan Zapata, che insacca di testa da due passi dalla porta. La vittoria avrebbe proiettato la Roma a ridosso delle posizioni valide per la qualificazione alle coppe europee: al momento, invece, il bilancio dei giallorossi è di 5 punti in 5 gare. Una reazione da parte della squadra c’è sicuramente stata, ma l’avvio disastroso delle prime 3 giornate continua a pesare in termini di classifica.